Notte movimentata fuori da un locale del centro di Firenze. Un trentenne peruviano è stato aggredito da un gruppo di sudamericani, armati di bottiglie rotte di vetro. Fortunatamente l’uomo è stato difeso dal gestore di un locale, il Pink Club di via de’ Servi, che lo ha fatto entrare sbarrando poi l’ingresso. A quel punto, come ritorsione, contro la vetrata del locale è partito un fitto lancio di bottiglie. Gli aggressori, inoltre, hanno provato a sfondare la porta d’ingresso, desistendo solo dopo aver sentito le sirene della polizia. È rimasta ferita una ragazza di 24 anni, peruviana, colpita alla fronte da un frammento di vetro. Perdeva molto sangue ed è stata medicata al pronto soccorso.
Ma cos’è che ha scatenato questo raid? La lite sarebbe scoppiata dentro il locale, intorno alle 4 di notte, orario di chiusura, spostandosi poi per strada. La vittima dell’aggressione non ha fornito dettagli agli inquirenti, limitandosi a raccontare dell’esistenza di vecchi dissapori. Forse qualche parola di troppo, accompagnata da abbondanti dosi di alcol.
La violenta rissa giunge a poca distanza dall’assassinio di un cameriere, dopo una lite in un pub vicino alla stazione di Santa Maria Novella. Dopo l’alterco, all’interno del locale, le coltellate in strada. E il cameriere, un kosovaro di 33 anni, ha perso la vita. In manette è finito un altro cameriere, un tunisino di 39 anni con precedenti.