“Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo”. Sotto questa frase, pubblicata su Twitter, vi è una foto di Adolf Hitler, ritratto con il suo cane, un pastore tedesco. Uno che scrive una frase del genere non meriterebbe di ricevere l’attenzione dei media. Ne parliamo solo perché a pubblicarla è un professore universitario. Si tratta di Emanuele Castrucci, dell’Università di Siena, dove insegna Filosofia del Diritto.
Ai tanti che gli hanno risposto, a tono, il professore ha replicato in questo modo: “I gentili contestatori del mio tweet non hanno compreso una cosa fondamentale: che Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l’intera civiltà europea”. È proprio il caso di dirlo: la toppa è peggio del buco. Arrivare non a scrivere ma addirittura solo a pensare che Hitler abbia agito per difendere la civiltà europea è folle.
Enormi, com’era inevitabile, le polemiche sul web, e non solo. Francesco Frati, rettore dell’Università di Siena, ha detto che “il professor Castrucci, scrive a titolo personale, e se ne assume la responsabilità. L’Università di Siena in molteplici occasioni si è dichiarata antifascista e rifugge qualsiasi forma di revisionismo nei confronti del nazismo”. Poi, forse perché a sua volta criticato per l’eccessiva morbidezza della sua frase, ha rincarato la dose: “Trovo vergognose le esternazioni revisioniste e neonaziste del Prof. Castrucci. Tali affermazioni infangano il nome di Università di Siena, che ho intenzione di difendere. Ho dato mandato agli uffici di attivare i provvedimenti conseguenti alla gravità del caso”.
Non è la prima volta che il professore fa parlare di sé. In un altro tweet si era soffermato sul “Protocollo dei Savi di Sion”, un clamoroso falso storico su cui si basava la propaganda antisemita, commentando in questo modo: “Ciò che importa non è sapere chi siano i veri autori del documento, perché potrebbe davvero trattarsi di un falso in senso tecnico, ma la domanda: i fatti descritti in esso sono veri o sono falsi? Dal momento che quanto accade oggi nel mondo è la prova evidente che sono veri…”.
Contattato da un giornalista del Corriere della sera il professore ha rilasciato questa dichiarazione: “Posso solo dire che mi sono limitato ad esprimere un giudizio storico personale avvalendomi, al di fuori della mia attività didattica, del principio di libertà di pensiero che, come ben sa, è tutelato costituzionalmente”.
Sulla vicenda interviene il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioravanti: “Questa mattina ho sentito il rettore Francesco Frati che mi ha comunicato la sua intenzione di prendere provvedimenti. Bene, su queste cose non si scherza. Mai”.