Cresce il numero degli sfollati dopo il terremoto che ha colpito il Mugello, con la scossa più forte delle 4.37 del mattino di lunedì. I vigili del fuoco hanno esteso la “zona rossa” nel centro di Barberino di Mugello, con circa 600 persone che hanno dovuto lasciare le loro case in attesa delle necessarie verifiche sulla stabilità degli edifici. La maggior parte degli sfollati ha trovato sistemazione da amici e parenti, gli altri sono stati sistemati nelle tre strutture di accoglienza allestite dalla Protezione civile, dai Comuni e dalla Regione Toscana tra Barberino e Scarperia San Piero a Sieve. Intanto la terra continua a tremare: le scosse di assestamento sono proseguite per tutta la notte, sia pure di lieve intensità e, proprio per questo, avvertite solo dagli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Tra i senza casa anche Riccardo Nencini
Il senatore Riccardo Nencini (Psi) è tra i cittadini costretti a rimanere fuori dalla propria abitazione nella notte del terremoto. “La priorità è mettere in sicurezza i cittadini che hanno subìto maggiori disagi. Vigileremo sulle importanti opere d’arte che si trovano in Mugello. Bisogna ora, con urgenza, riportare la situazione alla normalità”.
Sfollati nell’Autodromo
Nei box dell’Autodromo del Mugello hanno dormito una parte degli sfollati del terremoto (quasi duecento persone). Questo il comunicato diffuso sui social dall’Autodromo subito dopo il terremoto:
Come molti sapranno in Mugello nella nottata si sono verificate numerose scosse di terremoto, con epicentro nel comune di Scarperia e San Piero: le verifiche effettuate alle strutture del Circuito hanno evidenziato l’assenza di qualsiasi problematica. Abbiano anche comunicato agli organi istituzionali che l’autodromo è a disposizione della collettività in caso di necessità. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno voluto far sentire la propria vicinanza”.
“Svegliati alle 3 di notte, poi il boato…”
Un ragazzo che vive a pochi km da Barberino, Francesco, racconta il brutto risveglio nella notte della scossa: “Ci siamo svegliati alle 3 per la prima scossa forte. Nessuno è più riuscito a dormire. Poi alle 4.37 il boato e la seconda scossa, quella grande. Siamo scesi in strade e c’era tutto il paese. I soccorsi sono stati immediati ed efficienti e in un quarto d’ora hanno iniziato ad arrivare i mezzi dei vigili del fuoco e della protezione civile”.
Foto: Mugello Circuit (Facebook)