Come ha sottolineato Enrico Mentana, direttore del tg La7, alla fine si è trovata una soluzione all’italiana. Stiamo parlando del professore di Siena, il filosofo del diritto Emanuele Castrucci, finito nell’occhio del ciclone per le posizioni filo Hitler espresse sui social network. Il prof andrà in pensione dal 1° gennaio 2020. Il rettore dell’ateneo, Francesco Frati ha accettato la sua richiesta di pensionamento: mossa che, di fatto, blocca la richiesta di destituzione del docente dalla cattedra accademica con il suo conseguente licenziamento. Il procedimento disciplinare sanzionatorio comunque va avanti, come ha deciso il collegio di disciplina dei professori ordinari dopo aver esaminato gli atti trasmessi dal rettore.
“Durante la riunione – si legge in una nota dell’ateneo- il Collegio ha esaminato preliminarmente gli atti trasmessi dal rettore, unitamente al materiale accessorio utile per valutare i profili disciplinari connessi alle esternazioni via Twitter del professor Castrucci. Tra gli atti esaminati – prosegue la nota – vi è anche il decreto rettorale con il quale il rettore ha disposto, su richiesta dell’interessato, il collocamento in pensione del professor Castrucci a decorrere dal 1 gennaio 2020. Il Collegio ha deciso, per acquisire ulteriori elementi di giudizio, di convocare, oltre all’interessato, alcuni rappresentanti degli studenti di Giurisprudenza e il presidente del Comitato della didattica”.
Il docente, nato il 3 giugno 1952, ha già maturato l’età pensionistica, pur potendo rimanere in attività accademica fino a 70 anni. Ma evidentemente ha preferito uscire dal caos in cui era finito per le sue frasi, peraltro mai smentite ma sempre difese come libera manifestazione del pensiero. Il rettore aveva già bloccato tutte le attività didattiche di Castrucci, impedendogli anche di partecipare agli esami, alle elezioni e al ricevimento degli studenti. Il filosofo è indagato dalla procura di Siena per i seguenti reati: propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, aggravata da negazionismo.
La frase che aveva fatto scoppiare lo scandalo, accompagnata da una foto di Hitler con il suo pastore tedesco, era questa: “Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo”. E a chi l’aveva rimproverato aveva risposto così: “I gentili contestatori del mio tweet non hanno compreso una cosa fondamentale: che Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l’intera civiltà europea”.
Peccato che un professore di valore vada in pensione, per essere probabilmente rimpiazzato da qualche zecca allineata.
Clamore mediatico per posizioni intellettuali di nessun nocumento. Bisognerebbe reagire con forza: Stalin fece uccidere e torturare (esistono gli scritti) e non difese per nulla l’Europa noi suoi valori e nelle piazze e dentro le università ci sono docenti che lo celebrano. Facciamo il processo anche a loro.
Sinceramente non vedo dove sia l’illegalità, non mi sembra si inciti alla violenza né all’odio né alla dittatura. Uno è libero di esprimere il suo parere, credo.
verissimo, i lagher mica li ha inventati hitler se andate a gaza ne troverete uno nel 2019 che contiene centinaia di migliaia di persone, ed è fatto dagli stessi che amano che il mondo pianga per loro ue ue ueeeeeeèè ma VFC
Dipende:
esprimere un parere che rivendica un genocidio come un fatto positivo, a anche solo non negativo, senza mai renderne chiaramente le distanze, si chiama apologia di reato, punito dall’Ordinamento giuridico, in questo caso si tratta di razzismo e nazifascismo.
Se poi si negano fatti storici avvenuti, evidenti, assodati e comprovati all’infinito, c’è la’aggravante ètica del negazionismo storico.
Le pare poco?
La libertà personale d’ognuno di noi finisce dove comincia quella altrui, ma, per decenza, ci si ferma prima per non sbattervi contro ed avere la peggio.
l’importante che non possa piu’ fare danni…come quelli che si delineano leggendo i commenti neo nostalgici neofascio e neonazi…Cantano grazie alla democrazia che vorrebbero distruggere..Gli e’ riuscoto nel secolo passato…non gli riuscira’ piu’
lorenzo van perg, lei deve essere un fanatico, vede solo ciò che il suo fanatismo la spinge a vedere. Qui non c’è nessun commento nostalgico, né neofascista né neonazista. Sono solo fantasmi che il suo fanatismo le agita in testa, si ricreda. Invece, licenziare un professore perché ha espresso delle idee è un reato, bisognerebbe scandalizzarsene.
Dipingere un dittatore criminale come un incompreso difensore della civiltà europea dovrebbe rientrare tra i casi di studio psichiatrico. Questa è la mia modesta opinione. Sotto il profilo storico-politico credo che la tesi del professor Castrucci sia una castroneria. E dal punto di vista ideologico (il maldestro accostamento con la situazione odierna) è come mettere insieme i cavoli con i mandarini.
Orlando Sacchelli, non discuto il suo punto di vista, da lei espresso in modo forse un po’ forte ma tutto sommato legittimo. Il punto però è un altro, cioè se sia legittimo ed eticamente giusto licenziare un professore solo perché non se ne condividono le idee.
Se le idee professate fossero la pedofilia o il “libero stupro in libero Stato” sarebbe giusto prenderne le distanze, anche in modo forte? Se si ritenesse giusto o comunque accettabile, in nome di un disegno politico, “piombare” le persone sui treni e fare pulizia etnica, sarebbe giusto prendere le distanze?
La libertà di pensiero è sacrosanta. Credo sia giusto, però, porsi delle domande. Specie se certe teorie vengono professate da “insegnanti” o “educatori” che dir si voglia, non dal panettiere o dall’idraulico