Riceviamo e pubblichiamo la lettera-sfogo di una persona in difficoltà.
Tutti si affrettano ad acquistare gli ultimi regali di Natale, ormai siamo quasi alla vigilia della festa più sentita, ma per me non sarà così. Purtroppo a causa di molte vicissitudini quest’ anno non festeggerò niente, non riceverò niente da nessuno (anche se questo per me ha una relativa importanza). Passerò, per così dire, un Natale alternativo solo con il mio cane a tenermi compagnia.
Tutto ha inizio qualche giorno fa con lo stipendio che arriva in ritardo: in due mesi ahimè ho ricevuto pochi spiccioli rispetto a quanto mi aspettavo, con le spese che incombono e con la tasca sempre più vuota, anzi vuotissima visto che non ho niente a volte neanche per mangiare.La persona a cui tengo ha perso il lavoro, non le hanno rinnovato contratto. Ho cercato di aiutarla come potevo fino all’ultimo, ma senza più niente da dare ho dovuto amaramente soprassedere. La promessa di passare il Natale in famiglia è svanita sabato sera, quando l’Agenzia delle Entrate mi ha annunciato di aver bloccato il conto dove avevo i pochi spiccioli per campare. Questa è stata la mazzata finale, un Natale amarissimo per me e per chi mi vuole bene. Devo ringraziare le suore che sono andato a visitare e che mi hanno donato generi alimentari e un po’ di soldi per resistere qualche giorno.
Di storie come questa è piena l’Italia. Ci sono capitato anche io ma bisogna trovare la forza in qualche maniera di andare avanti, anche se non è semplice, perché ormai lo sconforto fa parte di me.
- Caro Mario Rossi (nome di fantasia), ti ringraziamo per aver voluto condividere con noi questo tuo amaro sfogo. Ti auguriamo di poter superare al più presto le tue difficoltà e di non perdere mai la speranza, perché c’è sempre qualcuno disposto a tendere la mano. Verranno tempi migliori e poi, chissà, toccherà a te aiutare chi è rimasto indietro. E siamo certi che lo farai, come le suore di cui parli l’hanno fatto con te. In bocca al lupo per tutto! (L’Arno.it)
