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Il destino del Galilei tra errori, miopia e ignoranza

- Economia
29 Dicembre 2019

Domenico Canali

Per l’aeroporto Galilei i giorni ormai potrebbero essere contati, sia che si costruisca il nuovo aeroporto a Firenze oppure no. Il calo dei passeggeri a Pisa è emblematico e dimostra, tra le altre cose, che da Firenze non viene praticamente più nessuno. Essenzialmente per due motivi.

1) La città del Giglio ha molti più voli “prestigiosi” rispetto a Pisa, poiché tutte le compagnie che non sono low cost sono migrate a Firenze nel totale silenzio del Galilei e di Pisa stessa. Da Firenze si vola in tutto il mondo con una grande scelta di compagnie (Air France, Swiss, Lufthansa, Klm, Iberia, Tap, British, ecc.), molte delle quali sparite da Pisa. Al Galilei il numero dei passeggeri è costituito in gran parte da quelli trasportati da Ryanair, compagnia low cost che non ha coincidenze intercontinentali. Al Galilei, fatta eccezione per pochi voli estivi operati per breve periodo e con pochissime frequenze, rimane solo la British.

2) I passeggeri che non partono dal Vespucci vanno al Marconi di Bologna, più facilmente e velocemente raggiungibile del Galilei e con moltissimi voli in più rispetto a Pisa. La realizzazione del People Mover tra l’altro ha allungato i tempi per raggiungere l’aeroporto dalla città, con un servizio assai costoso.

L’errore fondamentale in tutta questa vicenda credo lo abbiano fatto i pisani, cercando di chiudere la porta quando ormai i buoi erano tutti fuggiti. Purtroppo è così per molte cose a Pisa: c’è un profondo disinteresse per la propria città. I politici regionali e locali hanno venduto le azioni dell’aeroporto per permettere la nascita del nuovo Vespucci che, senza la fusione col Galilei, non sarebbe stata possibile. Una norma europea, infatti, impedisce la realizzazione di strutture in concorrenza a meno di 100 chilometri di distanza. Norma che viene meno quando le due strutture fanno parte della stessa gestione. In questo caso, infatti, non c’è concorrenza. Perde uno? Acquista l’altro, la proprietà non ci rimette. Bel giochetto..

Inoltre vorrei sottolineare che poco è stato fatto per far rimanere a Pisa le compagnie che vi operavano ed indirizzarvi quelle che invece volevano aprire direttamente su Firenze, ma che non potevano per evidenti limiti strutturali. Purtroppo la prepotenza di Firenze con la complicità dei politici ha creato una situazione per certi versi assurda in cui un unico gestore deve far coesistere due strutture troppo vicine e con vistose differenze: il Galilei, già dotato di due piste lunghe e ampi spazi agricoli con cui potrebbe essere ulteriormente ampliato; il Vespucci, in cui c’è moltissimo da fare e con ingenti spese. E una volta sistemato non potrà essere significativamente ampliato per mancanza di spazio.

Purtroppo in Italia spesso non si segue la via della logica preferendo altre strade. Firenze è abilissima nel portare avanti il proprio esclusivo interesse, così come Pisa, al contrario, è bravissima nel fare assolutamente nulla per il proprio tornaconto, se non muovendosi quando ormai c’è poco (o nulla) da fare.

Domenico Canali

 

Foto: Wikipedia

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

2 Commenti
    DIEGO

    CERTO CHE ACCUSARE FIRENZE DI PREPOTENZA PERCHÈ STRAPPA PASSEGGERI A PISA È UNA BOUTADE DA RIDERE…Firenze vince perché le persone vogliono atterrare lì e non a Pisa.Le compagnie di bandiera vogliono Peretola,perché possono collegarsi ai loro hub.Pisa è diventata una monocoltura Easyjet e Ryanair che si fanno pagare e caro,per portare i loro passeggeri.A Firenze è l’opposto,come dovrebbe essere in qualsiasi aeroporto.Pisa,non tira,è lontana.Toscana Aeroporti è stata “costretta” dalla politica a comprare Pisa,perché è in perdita e viene mantenuta in piedi dai ricavi fatti in quel di Firenze.Potrei continuare ancora,ma mi fermo qui.Cordiali Saluti.

    Di Passaggio

    Articolo contro Firenze, e probabilmente contro i sindaci del PD che l’hanno voluto: ma un qualunque sindaco, se intelligente, avrebbe voluto comunque la nuova pista. 50 anni fa Firenze perse il monopolio della moda perche’ non aveva collegamenti veloci, adesso gli vogliono far perdere anche il lavoro e limitare il turismo, pur di far prendere un po’ di soldi al comune di Pisa con il people mover, e continuare a sacrificare i sorvolati dei quartieri.
    Una cosa buffa, tra l’altro, e’ che ostacolando Firenze contemporaneamente i pisani si danno la zappa sui piedi.

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