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Forteto, perché non parte la commissione parlamentare d’inchiesta?

- Politica
16 Gennaio 2020

Il solo pronunciare la parola Forteto a molti fa venire i brividi. La vicenda giudiziaria, il cosiddetto “scandalo Forteto”, è cosa nota: secondo quanto emerso dai processi all’interno della struttura furono commessi abusi psicologici e sessuali nei confronti di minori e disabili che erano stati dati in affidamento alla comunità dal Tribunale dei minori. Sul piano politico purtroppo ancora oggi non è stata fatta piena chiarezza sui quei gravissimi fatti. La commissione parlamentare d’inchiesta è stata nuovamente rinviata.

“Io porto qui oggi la voce delle vittime del Forteto – dichiara Stefano Mugnai, vice capogruppo di Forza Italia alla Camera, . Non so se il rinvio dell’insediamento della Commissione bicamerale d’inchiesta sul Forteto, assieme a quella sulle banche, sia da imputare alla volontà di non fare luce su questa orribile vicenda o a mercato di poltrone o altro. So però che qui abbiamo a che fare con persone, vittime di quella comunità-setta che oggi sono giovani adulti, ma che da bambini sono state collocate per mano istituzionale nell’antro dell’orco”.

“Persone che hanno difficoltà a fidarsi ancora delle istituzioni – prosegue Mugnai – ma che, alla notizia che sarebbe stata istituita sul Forteto una commissione parlamentare d’inchiesta, hanno avuto un sussulto di fiducia nella massima assise istituzionale repubblicana del nostro Paese. Ecco, lo spettacolo indegno che stiamo dando con questi continui rinvii dell’insediamento è vergognoso e compromette tutto il lavoro effettuato in Consiglio regionale della Toscana per far comprendere che non tutto lo Stato è l’aguzzino delle loro esistenze ma che esistono le condizioni per portare una parola istituzionale di verità e giustizia. State compromettendo tutto questo percorso virtuoso”.

L’onorevole Mugnai è autore di una delle tre proposte di legge istitutive della Commissione parlamentare d’inchiesta e, nel Consiglio regionale della Toscana (anno 2012) ha presieduto la prima commissione regionale di inchiesta sui fatti del Forteto.

Anche Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, chiede a gran voce la convocazione della commissione. “Fratelli d’Italia si appella al rispetto della legge e torna a chiedere con forza l’avvio delle commissioni Banche e Forteto. Ne va la dignità del Parlamento. Nella maggioranza si continua a litigare tra i partiti e all’interno dei partiti stessi, forse perché non si ha il coraggio di scoperchiare le vergogne di queste vicende. Se non dovessero arrivare a breve le convocazioni, Fratelli d’Italia farà ulteriori azioni forti come quella di poche settimane fa, quando occupammo le aule delle commissioni a Palazzo San Macuto”.

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2 Commenti
    mortimermouse

    azzardo una ipotesi? 🙂 perché se parte la commissione, tutto il resto viene confermato, il parlamento dovrà prendere atto, e la sinistra dovrà essere sciolta per attività contrarie alla democrazia, e quindi di fatto, vince il centrodestra, contro il quale non ci sarebbe più storia per le prossime tornate elettorali per almeno 30 anni…. 🙂 o sbaglio?

    remo balestra

    mai toccare cose fatte dai comunisti,solo soldi e tempo sprecato, fino a quando loro stanno al potere,ma ci sarà una fine ???

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