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Ir sogno der Pisano

- Sport
1 Febbraio 2020

Andrea Gelli

Sabato mattina a Pisa in molti erano a far la coda dar dentista… Sì perché venerdì sera parecchi l’hanno presa nei denti. A partire dalle fantasiose ricostruzioni sulle assenze strategiche di Soddimo e Caracciolo (boia, sanno tutto di tutto, anche il significato di “clausola contrattuale” e poi non trovano ir vaccino der Coronavirus) fino al 2 a 0 per la Cremonese, i Bubbolatori hanno dato il meglio di sé, mai così in forma, mai così attivi. Ma come troppo spesso succede quest’anno, stante l’impossibilità di aspettare almeno la fine della partita prima di vomitare il consueto veleno, gli è arrivata forte e nei denti, tipo Spezia ma forse peggio… Hai voglia poi a scrive “evviva s’è vinto, siamo forti” ecc… Nel 2020 esistono gli screenshot e la memoria digitale, hai voglia di salire sul carro dei vincitori…

A firmare la bastonata sugli incisivi fino ai premolari è stato il Pisano che non ti aspetti. Il Pisano solo di cognome ma non di fatto, sentendolo parlare, il Pisano che… vedrai non sa la differenza tra la Cecina e il 5 e 5, nonostante una decina d’anni fa avesse fatto un’apparizione nel Pisa di Ventura come attore non protagonista. Nonostante che lo compravi al Fantacalcio solo per il nome e poi ti ricordavi che era stato anche un ex.

Arrivato a gennaio in un momento di ansia totale, stante l’assenza di difensori centrali a causa infortuni, squalifiche e scelte tecniche, dopo un bel po’ di inattività al punto che scegliere di andare a giocare negli amatori è un attimo, il Pisano che non ti aspetti è entrato in campo solo perché erano venuti i crampi a De Vitis. Eppure in 5 minuti ha fatto vincere il Pisa. Prima inducendo all’ammonizione Terranova (che solo andare faccia a faccia con lui che è più brutto di Brosco e Troest messi insieme ci vuole veramente coraggio), infine deviando di testa il tiro-cross di Masucci e gonfiando la rete sotto la curva dei Fantastici Pisani in quel di Cremona, in una curva che abbiamo visto e rivisto 1000 volte per i fatti del 1987. Se questo è il suo biglietto da visita mi immagino il resto. Intanto a ringraziarlo sono i dentisti pisani…

Andrea Gelli

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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