La magia di cartapesta che ogni anno attira, a Viareggio, centinaia di migliaia di persone, da sempre pone l’attenzione anche sui politici. Tra i carri allegorici che hanno stupito e divertito gli spettatori nel corso dei decenni se ne ricordano tanti ispirati ai capi di governo o leader di partito, di maggioranza e opposizione, compresi i capi di Stato stranieri, tutti bersagli della satira pungente, a volte anche cattiva ma mai offensiva. Quest’anno a Viareggio un carro è stato dedicato a Matteo Salvini. Si chiama “L’amaro italiano” e rappresenta il leader della Lega, in versione barista, impegnato nel difficile compito di far bere ai propri concittadini “l’amaro negro”. Niente di particolarmente cattivo o offensivo. Se ne sono viste di peggio a Viareggio, e non solo.
Divertito dal fatto di essere stato immortalato su un carro, dedicato proprio a lui, in occasione della programmata visita a Viareggio (il 22 febbraio) Salvini ha deciso di fare un salto nell’hangar che ospita i carri. Un’occasione, forse più unica che rara, di andarsi a divertire e, perché no, anche scattare qualche selfie davanti al carro. Quindi anche una comprensibile mossa pubblicitaria. L’idea, però, a molti non è piaciuta. La vedono come una inutile provocazione. E così sono subito uscite allo scoperto le “sardine” di Viareggio, tentando di bloccare o boicottare la visita di Salvini alla Cittadella del Carnevale. Lo stesso chiede un’associazione antirazzista, “Viareggio meticcia”. Il grido di battaglia è sempre il solito, declinato all’attualità: “Il Carnevale non si lega”. Come scrive il Tirreno sui social si è scatenata una mobilitazione per chiedere al maestro Edoardo Ceragioli, autore del carro, di chiudere l’hangar per impedire la visita all’ex ministro dell’Interno. Ufficialmente la Fondazione Carnevale di Viareggio, attraverso la presidente Marialina Marcucci, ha fatto sapere che le porte del Carnevale sono aperte a tutti i politici. Quindi anche a Salvini. Ma l’ideatore del carro “L’amaro italiano” non ci sarà ad accogliere il politico, per precedenti impegni di lavoro: “Il 22 febbraio non sarò a Viareggio”, ha fatto sapere lui stesso. Aggiungendo che quello che pensa “si capisce bene dal carro”. Intanto si apprende che Salvini sarà ricevuto dalla presidente della Fondazione Carnevale, accompagnato da due esponenti della Lega di Viareggio, Massimiliano Baldini e Alessandro Santini.
“Le sardine si stanno dimostrando ovunque, in Italia, per ciò che sono realmente – tuona il consigliere comunale Alessandro Santini – una macchina politica creata ad uso e consumo delle sinistre. Si mascherano da indipendenti ma non lo sono, si dichiarano democratici ma sono i peggiori razzisti in ambito politico. Ostacolano ed impediscono la libertà di parola durante visite pubbliche e comizi, contestano e offendono con una libertà e una facilità mai registrata prima e mai utilizzata dalla politica democratica fino ad oggi. Che loro protestino pure, noi tiriamo dritto”.
Gli autori di un altro piccolo carro a tema politico (“Quei gran geni di…“), Priscilla Borri e Antonio Croci, sono contenti della visita di Salvini. Non perché condividano le sue idee ma si rendono conto che la sua presenza farà pubblicità al Carnevale. In fondo non è questa la cosa più importante per chi organizza e lavora per la buona riuscita dell’evento?
Foto: viareggio.ilcarnevale.com
sempre più patetici e buffoni le sardine…meno male che erano “apartitiche”
Ma fate veramente ridere, impedire a salvini di venire al carnevale…. Ma, pensate quando parlate… Ma chi pensate di essere…. E meno male che siete voi i liberali democratici….. Andate a lavorare o fasulli…
Sono sono “salviniano”, ma quelli che lei accusa, in Toscana, purtroppo, sono una vera e propria mafia pubblica.