L’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi si è messo in contatto con Eduardo Eurnekian, miliardario argentino, per rassicurarlo su una cosa: la nuova pista dell’aeroporto fiorentino di Peretola sarà fatta. “Stia tranquillo, la pista parallela si farà”, ha detto il leader di Italia Viva all’imprenditore sudamericano, che con la sua Corporacion America detiene il controllo di Toscana Aeroporti, la società che gestisce l’aeroporto di Firenze e quello di Pisa.
Alcune settimane fa dal Consiglio di Stato è arrivata la doccia fredda per il progetto ampliamento: i massimi giudici amministrativi hanno bloccato il progetto, respingendo il ricorso di Toscana Aeroporti contro una sentenza del Tar. La questione non è archiviata del tutto, ma sicuramente ha subito un brusco stop. Ora la palla torna tutta in mano alla politica. E Renzi vuole giocare la sua parte, fino in fondo, come sostenitore senza se e senza ma del nuovo grande aeroporto di Firenze.
Ma perché, vi chiederete, Renzi ha sentito il bisogno di chiamare Eurnekian? Forse avrà pensato che l’imprenditore è deluso e che potrebbe anche pensare di mollare il colpo. Come sottolinea il Corriere fiorentino forse gli è tornata in mente la frase pronunciata da Roberto Naldi, vicepresidente esecutivo di Toscana Aeroporti, verso la fine del 2018: Se c’è un cambiamento stravolgente da un punto di vista degli impegni e del piano nazionale aeroporti, in base al quale stiamo facendo gli investimenti sui due scali (Firenze e Pisa, ndr), tutto può essere”. E visto che potrebbero volerci tre anni per far ripartire il progetto bloccato (come segnalato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi), Renzi avrà pensato che è meglio rassicurare il tycoon argentino e i big dell’imprenditoria toscana (e non solo) che hanno a cuore il progetto. Sottolineando, tra le altre cose, che lui e il suo partito sono impegnati in prima persona a sostegno del progetto. Peretola fa parte del piano “Italia Schock” di Italia Viva, tiene a far sapere l’ex premier, che si propone l’obiettivo ambizioso di rilanciare i cantieri e le grandi opere. Per lo scalo di Firenze Renzi propone un commissario straordinario, che si dovrebbe occupare anche della Tirrenica e della Darsena Europa a Livorno. L’esempio (considerato vincente e da imitare) è quello per la ricostruzione del ponte di Genova.
La società che gestisce gli aeroporti di Firenze e Pisa, Toscana Aeroporti, è controllata per il 62,3% dall’argentino Eduardo Eurnekian. Ottantotto anni, di origini armene, mediante Corporación América controlla oltre cinquanta aeroporti in tutto il mondo, con un fatturato di oltre 2 miliardi di dollari. Il gruppo oltre che negli aeroporti investe anche nell’agroalimentare, nella tecnologia e nell’energia.
Con un contributo di 50mila euro, regolarmente registrato, Corporacion America in passato ha finanziato la Fondazione Open di Renzi. Qualcuno ha parlato di intreccio pericoloso tra politica e finanza, ma è da dimostrare se vi siano stati reati. L’avvocato Alberto Bianchi, tra i principali sostenitori di Renzi, e l’amico dell’ex premier Marco Carrai sono stati indagati dalla procura di Firenze per traffico di influenze e finanziamento illecito ai partiti. L’inchiesta si è focalizzata sul ruolo della Fondazione Open, creata da Bianchi per finanziare la politica di Renzi.
traffico di influenze? un reato, perchè i giudici non aprono una indagine su renzi? 🙂
L’argentino ha 73 anni ne aveva 60 quando Renzi fece promesse su questo progetto (ora finalmente definito assurdo anche dallo stato,quello vero!),quindi non lo vedra’ mai questo aeroporto, e’ incredibile come ancora questi si faccia abbindolare.Commisso sullo stadio e’stato molto piu’furbo e pragmatico,ha capito subito con chi aveva a che fare e ha lasciato perdere …..in comune gia’si fregavano le mani.Peccato che il Presidente della Fiorentina non sia come l’argentino, se lo potevano rimpallare per almeno 15-20 anni …un giorno si e uno no il sindaco di Firenze annunciava i lavori prossimi per il nuovo stadio…..proprio come per la pista negli ultimi 12 anni.