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Scatta l’allarme per il Pisa

- Sport
25 Febbraio 2020

Andrea Cosimi

Il Pisa scivola per la prima volta nei playout. Mentre sui social si preferisce spesso l’autocelebrazione costante a tutto campo ma latita l’analisi critica ed obiettiva, mentre in diversi attaccano il disco, ormai melenso e in vero stile da tribunale dell’inquisizione, della caccia all’untore, al “gufo”, al “bubbolatore“, e mentre in tantissimi siamo legittimamente preoccupati della piega che ha preso la stagione, alla fine a mettere tutti d’accordo sono i numeri che il calcio vero della serie B sentenzia e speriamo ci aiuti tutti a tornare più umili e più concreti, invece di perdere tempo in diatribe sterili. A tredici giornate dalla fine della stagione regolare sembra alzarsi ulteriormente l’asticella della salvezza diretta rispetto ai 45/47 punti fino ad ora stimati.

Con uno sforzo di fantasia proviamo a ritenere possibili implicate nella lotta per evitare la retrocessione tutte le squadre dai 35 punti dell’Entella in giù. Posto che è veramente fantascienza ipotizzare che Trapani e Livorno ce la facciano (intanto a Livorno già “lavorano” al derby, unico obiettivo di stagione rimasto), il Cosenza non possiamo ancora considerarlo fuori dai giochi, non solo per i 23 punti attuali. Tutto il resto è a rischio, e chi ancora parla di classifica corta e possibile ingresso nei play off era visionario prima e lo è, ancor di più, adesso.

Il Pisa, per limitarci alle ragionevoli concorrenti in ottica salvezza, ha vinto lo scontro diretto contro la Juve Stabia e la Cremonese, lo ha perso con il Venezia, ed è in netto svantaggio con il Cosenza. Con l’Ascoli potremmo recuperare lo 0-1 dell’andata, più difficile con il Pescara e l’Entella.

I neroazzurri giocheranno all’Arena nell’ordine contro Perugia, Livorno, Pescara, Cittadella, Trapani ed Ascoli mentre dovranno affrontare sette trasferte: Crotone, Salerno, Spezia, Pordenone, Entella, Cosenza e Frosinone. Da tutto questo ruolino di marcia vanno tirati fuori dai 15 ai, molto più probabilmente, 17 punti. Per farlo non basta lottare, perché su questo tutti i nostri giocatori, nessuno escluso, sono da medaglia d’oro e ci mancherebbe che non fosse così; né è sufficiente essere giustamente felici del rinnovo del contratto di D’Angelo o del fatto che Gemmi sia ambito in A e che la Società, per tanti versi, sia virtuosa o che lo Stadio prosegua il suo iter. Per farlo occorre buttarla nella rete una volta in più degli avversari, altrimenti tutto il resto perde di significato e comunque, ad oggi con una salvezza tutta da conquistare, è “contorno”.

Il Pisa produce sempre una gran mole di gioco, ma alla fine paga puntualmente dazio per ripetitivi errori da matita rossa in difesa: francamente io non me la sento di continuare ad applaudire gli errori quando questi continuano a verificarsi e, giornata dopo giornata, la classifica peggiora in modo inquietante. In difesa veniamo spesso presi d’infilata, manca un regista difensivo, un leader, un baricentro rassicurante, e il cambio di modulo non mi trova per niente d’accordo. Ciò che mi meraviglia è l’insistere nonostante ormai tantissimi punti persi per topiche nel reparto arretrato, mentre forse sarebbe molto più opportuno ritornare al 3-5-2 arretrando De Vitis. A centrocampo non possiamo più fare a meno di Marin, l’unico vero “mastino” in mezzo, autentico elemento di rottura del gioco altrui ma anche propositivo quando c’è da esserlo.

In generale a me non piace l’atmosfera blanda che si respira: sembra, anche se per fortuna la situazione societaria non è quella di allora, di essere tornati a quella infausta fase finale di tre anni fa. La sottovalutazione del momento è pericolosa, non è il momento di parlare di altro se non di come raggiungere la permanenza in serie B perché da quella dipende tutto quanto il resto.

Mi piacerebbe che si moltiplicassero gli appelli in tal senso, invece vedo che si arriva alle partite decisive, e lo saranno sempre più, senza che si avverta in città quel pathos delle partite che contano. Sì, perché da sabato in poi ogni punto in più o in meno peserà come un macigno. Bisogna compattarsi e si deve tornare ad essere quei combattenti dei playoff dell’anno passato: quello spirito è svanito, forse non ci siamo ancora resi conto quanto si rischia.

L’amore non si manifesta solo in un modo: in momenti come questi occorre lo sprone, la critica forte ma costruttiva, occorrono le “chiamate alle armi”. Non dimentichiamoci che, per un motivo o per un altro, il Pisa attuale è per tre quarti quello della C vinta in un torneo qualitativamente molto superiore come lo è la B: di qui il sostegno a tutto tondo, che deve ulteriormente aumentare di giri.

Sta alla Società invocarlo, quasi pretenderlo: in fin dei conti la Tifoseria Pisana ha dimostrato costantemente a questa Proprietà sostegno incondizionato per ogni scelta fatta, non mancherà di rispondere presente, come lo è sempre stata in termini di affetto, abbonamenti e merchandising. Noi Pisani non ci meritiamo un’altra retrocessione in Serie C, sarà bene che tutti, ma proprio tutti, si parta da questo assunto.

Risultati

Cosenza-Frosinone 0-2
Ascoli-Cremonese rinviata
Cittadella-Juve Stabia 3-0
Trapani-Spezia 1-1
Virtus Entella-Benevento 0-4
Pisa-Venezia 1-2
Pordenone-Chievo 0-1
Salernitana-Livorno 1-0
Crotone-Pescara 4-1
Perugia-Empoli 0-1

Classifica

Benevento 60 punti
Frosinone 43
Spezia 41
Crotone 40
Salernitana, Cittadella 39
Chievo 37
Pordenone, Empoli 36
Virtus Entella 35
Perugia 33
Pescara, Juve Stabia 32
Ascoli*, Venezia 31
Pisa 30
Cremonese* 26
Cosenza 23
Trapani 20
Livorno 14

* Una partita in meno

Prossimo turno

Virtus Entella-Crotone
Benevento-Spezia
Cittadella-Cremonese
Empoli-Pordenone
Juve Stabia-Trapani
Pisa-Perugia
Venezia-Cosenza
Chievo-Livorno
Frosinone-Salernitana
Pescara-Ascoli

 

 

 

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