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“Le persone tra 20 e 50 anni probabilmente sono positive per il 60% anche se asintomatiche”

- Cronaca
18 Marzo 2020

Dalla Toscana il professor Sergio Romagnani, immunologo, lancia un appello: dobbiamo fare tutti il tampone per scoprire i portatori di Covid-19 asintomatici. Che sono molti più di quanti immaginiamo. “In Veneto ora stanno facendo lo screening a tutti grazie al finanziamento di un privato. I risultati sono alla portata di tutti: la situazione sta nettamente migliorando. In Toscana siamo ancora in tempo, basterebbe analizzare tutti: le persone tra i 20 e i 50 anni probabilmente sono positive per il 60% anche se asintomatiche. Da sole hanno contagiato il 70% di chi poi è risultato positivo. La proporzione è questa”.

Numeri davvero impressionanti quelli che cita Romagnani, che studia e incrocia i dati diffusi sulla pandemia. L’urgenza è individuare e isolare chi ha contratto il virus da chi non lo ha contratto. Altrimenti ogni altra misura sarà vana”. Il professore, che cita un articolo pubblicato dalla rivista Science, ricorda che “a Wuhan, il centro dell’epidemia, è stato possibile ridurre i casi di contagio fino quasi ad azzerarli in questo modo: restando in casa, indossando le mascherine, evitando gli spostamenti e soprattutto facendo i tamponi a tutti, anche agli asintomatici, che sono la maggior parte della popolazione”.

I positivi asintomatici sono la maggior causa di contagio da Covid-19. “La proporzione scoperta a Vo’ – prosegue – è la stessa di quella sottolineata dai ricercatori cinesi di Wuhan. Quindi in Toscana l’andamento non sarebbe certamente diverso: abbiamo anche la soluzione a portata di mano: è chiaro che abbia un costo, ma è un investimento necessario”.

Il tampone a tutti è quanto mai necessario anche perché, ad esempio, gli ospedali rischiano di essere dei focolai per la diffusione del virus, con medici e infermieri che possono contagiare i pazienti, magari ricoverati per altre malattie. Con un “terribile effetto domino”, spiega il professore.

Romagnani si sofferma anche sulle mascherine. “Quelle chirurgiche non sono efficaci al 100%. Servono se sono indossate da persone positive, ma se le indossa un soggetto sano non si difende trovandosi davanti un positivo. Per la difesa sono necessarie le mascherine di tipo Ffp3, in dotazione al personale della terapia intensiva, del pronto soccorso e di chi deve entrare a contatto con i pazienti che possono essere positivi.

Chi è il professor Romagnani

Già professore di Immunologia clinica e medicina Interna e professore emerito dell’Università di Firenze, Romagnani è autore oltre 400 pubblicazioni in extenso. Nel 1995 è stato identificato tra i primi 25 autori (il solo europeo) nel campo della Immunologia ed il primo a livello mondiale nel campo della Immunologia Umana tra il 1990 e il 1994. Nel 2000 è stato incluso tra i 107 ricercatori più citati a livello mondiale nel campo dell’Immunologia e tra i 29 italiani più citati in tutti i settori scientifici negli ultimi venti anni. Dal 2000 al 2003 è stato Presidente dell’EFIS (“European Federation of Immunological Societies”), che comprende 28 Società Nazionali e oltre 18,000 membri. Dal 2002 al 2005 ha rivestito la carica di Presidente della SIICA (Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica ed Allergologia). Nel luglio 2004 è stato eletto Membro del “Council” della IUIS (“International Unit of Immunological Societies”), che rappresenta tutte le Società di Immunologia a livello mondiale.

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