Molti di voi avranno letto articoli o post sui social in cui si parlava della piccola Jo, la bimba nata con una grave malformazione alle gambe. Anche su L’Arno.it ne avevamo parlato nel luglio 2019, dando notizia della bella iniziativa di raccolta fondi per poterla far operare e darle la possibilità di camminare. Dopo diversi mesi la bimba è volata negli Stati Uniti ed è stata al difficile intervento chirurgico. Abbiamo parlato con sua mamma, Irene Ceneri, per avere notizie fresche.
Come sta la piccola Jo?
Jo sta bene. Certo questi interventi sono complicati. Lunghi. Metterebbero a tappeto anche un adulto. ma qui sono altamente specializzati in chirurgia infantile e sanno come affrontare questo tipo di percorsi. In questo momento Jo ha compreso esattamente cosa stiamo facendo. Forse spesso riesce ad essere più lucida di me. Ieri, appena sveglia, ha mangiato un ghiacciolo alla ciliegia e ha bevuto un succo di mela.
Cosa dicono i medici?
I medici sono soddisfatti. Il dottor Paley nonostante lo stop agli interventi chirurgici ha deciso che quello di Jo non avrebbe potuto essere rimandato. Ha organizzato l’intera equipe per lei. Alle sei del mattino eravamo in ospedale e l’operazione è durata dieci ore. Quando è uscito dalla sala operatoria è arrivato da noi, stanco. Molto. Ma con un sorriso che ti fa capire quanto lui tenga al suo lavoro. È un grande medico, una grande persona. Jo tra qualche giorno potrà iniziare a muovere i suoi primi passi. Tra un paio di anni dovremo tornare per l’allungamento dell’arto destro.
Come vivete questo periodo doppiamente difficile per l’emergenza coronavirus?
Questa è una bella domanda. Non è semplice. Questo virus ha rischiato di bloccare il nostro percorso. Fortunatamente la clinica ci garantirà il prosieguo della fisioterapia, altrimenti dovremmo assumermene tutta la responsabilità a casa. E la fisioterapia è fondamentale. Purtroppo Jo è stata molto sfortunata. A cose normali avrebbe potuto tre volte a settimana partecipare a feste organizzate dalla clinica con tutti i bambini operati come lei. fare amicizie, giocare. Così invece siamo costretti a casa. Grazie a Dio abbiamo la famiglia di Giovanni con noi. L’altro bambino che è stato operato ed ha terminato il suo primo percorso da Paley. Ecco, loro per noi sono la nostra famiglia di qui. Jo adora Giovanni e se vede un video dove lui ha fatto qualcosa… dice a se stessa che può farlo anche lei.
Dove vi trovate di preciso?
Siamo a West Palm Beach, una zona piuttosto ambita della Florida. Abitiamo a circa dieci minuti dalla clinica
Quanto resterete e quando pensate di tornare?
Seguendo ciò che ha detto il dottor Paley, in sei mesi dovremmo fare tutto. Sono già quasi due mesi che siamo qui, forse per agosto-settembre riusciremo a tornare a casa.
Volete mandare un messaggio ai sostenitori della piccola Jo?
Desideriamo solo ringraziarli. Ringraziare tutte le persone che ci hanno aiutato e ci aiuteranno. Chi ci regala amore. Chi ci ha regalato la propria professione. Chi resta sempre al nostro fianco. E vorremmo ringraziare i medici ed i fisioterapisti che hanno ascoltato cosa volevamo fare ed hanno lavorato assieme a noi affinché ci arrivassimo.
Andrea Bertolini
La pagina Facebook de “I sogni di Jo”