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Viareggio, per il 25 Aprile fiori sotto il monumento ai caduti della Prima guerra mondiale

- Cronaca
27 Aprile 2020

Capita a tutti di sbagliare strada o piazza. Però se devi porre una corona di fiori per onorare il 25 Aprile e la metti davanti ai caduti della Prima guerra mondiale qualche problema si pone. L’incredibile “svista” si è verificata a Viareggio (Lucca), come riporta il Tirreno.

Il sindaco, Giorgio Del Ghingaro (eletto nel 2015 con una coalizione di liste civiche), avrebbe dovuto deporre una corona al monumento della Resistenza e alla Pace, che si trova nel luogo dove passarono i soldati americani e i partigiani, nel settembre 1944, quando Viareggio fu liberata. Quest’anno, per l’emergenza coronavirus, le celebrazioni sono avvenute ovunque in forma ridotta, a partire da quella di Roma, dove il Presidente della Repubblica si è recato da solo a deporre una corona davanti alla tomba del Milite ignoto, all’altare della Patria.

A Viareggio, ad attendere il sindaco sul posto, c’era il presidente dell’Anpi, Luca Coccoli. Il sindaco però non è arriva. Alcuni agenti di polizia fanno sapere ad Antonini che il sindaco non arriverà, perché ha deposto i fiori in un altro luogo, vicino al municipio, in piazza Garibaldi, dove c’è il monumento ai caduti della Prima Guerra mondiale. Fortissima l’irritazione dell’Anpi, che attraverso il presidente provinciale di Lucca, Filippo Antonini, protestano formalmente con il primo cittadino.

Del Ghingaro replica a stretto giro di posta: “C’è chi vuole strumentalizzare e fare misera polemica politica anche in tempo di emergenza sanitaria e soprattutto il giorno che celebra la liberazione dal nazifascismo, la lotta partigiana e i tanti morti che il nostro Paese e il nostro territorio hanno sacrificato per la libertà. Ne cito due per capirci.
Uno… che scrive come mai nessuno è andato a celebrare la liberazione. Questo è un signore che da anni dileggia l’Amministrazione che mi onoro di guidare e offende la mia persona, e oggi non si smentisce, raccontando una realtà che esiste solo per lui. Infatti abbiamo celebrato il 25 aprile, come ogni anno. Il perché quel signore abbia voluto affermare quella falsità solo lui lo sa. (In realtà lo sappiamo anche noi). Gli altri… che scrivono che abbiamo sbagliato il luogo delle celebrazioni, considerato che il sindaco è un cretino e soprattutto è lucchese, quindi non può conoscere i luoghi simbolo della città (il sindaco!). Ora, peccato per loro, ogni anno in accordo e stretta collaborazione con l’Anpi, le deposizioni di corone sono state due: una in piazza della Pace a Torre del Lago, l’altra in piazza Garibaldi a Viareggio. Poi il momento istituzionale in Comune e infine l’omaggio dell’Anpi in Largo Risorgimento. Quest’anno, dovendo per forza di cose ridurre al minimo gli spostamenti e senza la possibilità di una cerimonia pubblica, come sicuramente avranno tutti notato c’è il sindaco con la fascia ma manca il labaro della città, abbiamo scelto un solo luogo per la corona: la più centrale piazza Garibaldi. Peccato che in occasioni serie e ufficiali come queste, ci siano persone che hanno voglia e tempo di polemizzare, peccato. Ma purtroppo ci sono. Comunque garantisco che, a parte aver perso qualche minuto a rispondere, non rovineranno davvero la festa”.

Molto dura la nota del Pd di Viareggio, che esprime il proprio “sgomento per il gesto irriverente, provocatorio e assolutamente inopportuno compiuto dal Sindaco uscente in uno dei giorni fondamentali per la storia del nostro Paese. La celebrazione della Liberazione d’Italia non ammette ignoranza né superficialità: al Primo Cittadino, ma anche ai suoi fedelissimi – che hanno definito i membri di Anpi dei ‘poveracci’ e ‘nullafacenti’ dopo averli letteralmente dimenticati con il tricolore ai piedi del monumento alla Resistenza e alla Pace, dove loro stessi avevano peraltro indetto la cerimonia – rivolgiamo la sola inevitabile richiesta di chiedere scusa alla città di Viareggio, ad Anpi e alla memoria di tutti coloro che sono morti per la nostra e la loro libertà. Siamo certi che, seppure in ritardo di giorni, non faticheranno a trovare un istante per recarsi ad apporre un fiore al monumento di Largo Risorgimento”.

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