Una rilassante passeggiata sotto al sole primaverile che ti lavora la pelle, dopo troppi giorni trascorsi chiusi in casa. Una corsetta rigenerante. Un corroborante drink a debita distanza, distesi su un prato. Gesti che ci sembravano normali fino ad un paio di mesi fa, ma che adesso assumono una pregnanza tutta nuova. Così come il ritorno sulle mura di Lucca, chiuse proprio da sessanta giorni e riaperte soltanto il 4 maggio.
Non era mai successo nella storia della città toscana – se si eccettuano i periodi di guerra – che il celebre monumento venisse interdetto ai lucchesi, ai passanti occasionali, ai turisti. Eppure, una pandemia inedita ha frantumato anche le certezze più cristallizzate: così, per salvaguardare il benessere collettivo, il sindaco Alessandro Tambellini aveva imposto la chiusura totale per quello che, da secoli, è un naturale luogo di svago ed assembramento.
Fino a ieri l’altro. Adesso, muniti di buonsenso e pazienza, i cittadini si impegnano a rispettare le distanze, dialogano mettendo in mezzo un paio di metri, portano a spasso il cane. Il ripristino della quotidianità smarrita passa anche da qui.
Così, dai più mattinieri fino a chi preferisce i colori del tramonto, passando per coloro che approfittano di pause pranzo o pomeriggi ancora liberi, le mura si ripopolano. “Non credevo – commenta una signora di sessant’anni intenta a fare jogging – che salire qui mi avrebbe procurato di nuovo una grande emozione. Frequento le mura di Lucca da più di cinquant’anni, ma averle perse per due mesi me la fa apprezzare sotto una luce nuova: siamo davvero fortunati ad avere questo immenso parco cittadino”.
Un polmone verde che, a mano a mano, torna ad ospitare anche i runner: “Finalmente – osserva una coppia di amici che si allena a debita distanza – dopo settimane in cui siamo stati individuati come i nuovi ‘untori’ possiamo riappropriarci dei nostri spazi”.
I controlli da parte della polizia municipale restano comunque serrati e gli operatori si avvalgono anche, a turno, di unità cinofile: educazione e buonsenso fino a qui trionfano, ma l’accortezza non è mai troppa. Un grande lavoro viene svolto anche dai volontari della protezione civile: nastri adesivi colorati per il giusto distanziamento sulle panchine, giochi all’aperto per il momento interdetti, cartelli in quantità per avvisare gli utenti circa le misura di prevenzione contro il Covid19.
Scaldata da una luce morbida Lucca riparte dal suo monumento principale e, finalmente, si allargano i primi sorrisi.