Il video che ha immortalato la sua rumorosa protesta non è passato certo inosservato sui social. Samuele Scarpa, gestore della Baracchina Rossa di Livorno, è stato colto in fallo e multato dai vigili urbani, per non aver rispettato i limiti imposti dal permesso di occupazione del suolo pubblico per il suo locale, a pochi metri dal mare. Non ci ha visto più ed ha reagito, sicuramente in modo scomposto. Ma come si fa a non tenere conto della situazione drammatica di questi ultimi mesi, con la chiusura imposta dal coronavirus? Al momento di riaprire, tentando con estrema fatica a rialzare la testa, arriva la multa tra capo e collo. Non ci ha visto più. Così se l’è presa con gli agenti che lo avevano appena sanzionato. Divenuti, loro malgrado, simbolo di uno Stato troppo poco sensibile verso chi fatica e soffre.
“Voi lo stipendio lo prendete a fine mese, a noi non è arrivata ancora una lira di cassa integrazione – grida Samuele -. È una vergogna, vi dovete rifiutare, noi stiamo morendo di fame, lo avete capito?”. La rabbia, comprensibile, è figlia dell’esasperazione per questi mesi di lockdown. Far rispettare le regole è giusto, ma in una fase come questa appare più un atteggiamento punitivo che altro. L’imprenditore si rende conto, a mente fredda, di aver esagerato nel reagire in quel modo. Ma ripete che il suo è stato solo “lo sfogo di uno che si sveglia dopo tre mesi e invece di essere ringraziato si vede fare una sanzione”.
Ma per quale motivo l’hanno multato? Come dicevamo, per non aver rispettato i limiti di occupazione del suolo pubblico. Si era allargato dove non avrebbe potuto? Sì, conformemente a quanto previsto dall’amministrazione comunale di Livorno, che ha concesso più spazio (gratuitamente) per ridurre i rischi di assembramento nei locali pubblici. Dunque, dove sta il problema? Le nuove regole, che permettono di “allargarsi” sul suolo pubblico, valgono dal 1° giugno. Dopo che qualcuno ha segnalato quei tavoli in più sono arrivati i vigili che, applicando la legge, gli hanno fatto una sanzione di 170 euro. Bella batosta per chi per mesi non ha incassato un euro.
Tra i tanti che hanno visto il video c’è anche il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, che ha subito convocato l’imprenditore in Comune per un incontro chiarificatore: “Ho capito tutto il quadro e posso dire che è stata un’incomprensione sulle date. I vigili sono intervenuti dopo le segnalazioni ma capisco che la sua (dell’imprenditore, ndr) è stata una risposta dovuta allo stress che vivono gli esercenti. I vigili stanno facendo un lavoro enorme da 70 giorni a questa parte stando dalla parte del cittadino con grande sensibilità”. Il sindaco, quindi, ha cercato di salvare capra e cavoli, da un lato difendendo i vigili, che hanno fatto il loro lavoro, dall’altro venendo incontro al titolare del bar. La sanzione infatti è stata cancellata, in cambio di “due brioches e un maritozzo”, ha detto scherzando il sindaco.
Soddisfatto l’imprenditore multato, che spiega la sua reazione: “Il mio è stato uno sfogo da italiano, io avevo davanti lo Stato italiano, avevamo fatto la richiesta di suolo pubblico e pensavamo che ci fosse stata già concessa. Non voglio essere strumentalizzato, il mio è stato solo uno sfogo di una persona che vuole lavorare e fare del bene alla città che amo”.
Le parole vigili e sensibilita nella stessa frase non possono coesistere
questo signore ha fatto il furbo, aveva il permesso di occupazione da giugno, invece ha fatto come gli pare anticipando di 10 giorni e a una protesta dei vigili ha dato di matto, se pensate che abbia ragione……giustissima la multa oltretutto ha gia un occupazione di suolo pubblico molto vasta
Se ora troviamo lecito aggredire e offendere i vigili urbani quando oltretutto hanno ragione vuol dire che siamo davvero alla frutta.
Date anche ragione ai VIGILI???? SIETE PROPRIO DEI COMUNISTI DI *** CHE NON AVETE MAI LAVORATO IN PROPRIO VERGOGNATEVI!@@