Fucecchio in difesa di Indro Montanelli

- Angoli da scoprire, Cultura
11 Giugno 2020

La città natale del grande giornalista toscano non poteva restare indifferente di fronte alla richiesta di un gruppo di cittadini (denominato “I Sentinelli”) di rimuovere la statua dedicata a Indro Montanelli dai giardini a lui dedicati a Milano. “Siamo di fronte a una follia – dichiara Alessio Spinelli, sindaco di Fucecchio – e mi sorprende che questa richiesta, priva di ogni logica storica e basata su fatti falsi che non trovano alcun riscontro, venga addirittura presa in considerazione. Che a Milano, o in altre città, ci sia qualcuno che, annebbiato dal fanatismo, possa pensare di riscrivere la storia mi sorprende relativamente, quello che mi meraviglia è che ci siano esponenti politici o importanti associazioni culturali che addirittura avvalorino queste posizioni”.

“Bisogna riportare al centro la verità – prosegue Spinelli – i fatti come si svolsero e il contesto storico nel quale si verificarono: non ci fu violenza né ci fu alcun atteggiamento razzista da parte di Montanelli che accettò il ‘matrimonio’ con la giovane Destà su proposta dalla popolazione locale e celebrato pubblicamente secondo i costumi abissini. Un episodio che il grande giornalista mai nascose e che per quanto oggi possa apparire basato su usanze ritenute deprecabili, non aveva niente di occulto o di violento, tanto che la giovane diede al suo primo figlio, che ebbe da un successivo matrimonio, il nome di Indro. Sarebbe stato davvero uno strano modo di evocare la presunta violenza subita da parte di Montanelli. Razzista fu, semmai, il provvedimento fascista che pochi anni dopo proibì i matrimoni misti in nome della superiorità della razza bianca. La statua di Montanelli deve quindi rimanere al suo posto, nella città che lo ha reso grande professionalmente (“Tutto ciò che sono lo devo a Fucecchio, tutto quello che sono diventato lo devo a Milano”), per celebrare il più grande giornalista del ‘900, per la sua indipendenza e per la sua capacità di raccontare i fatti che fu sempre al servizio dei lettori e della libertà di informazione”.

Fucecchio non ha mai dimenticato il proprio grande concittadino: tutta la sua opera scritta è racchiusa negli archivi della Fondazione Montanelli Bassi a Fucecchio, dove sono anche conservati i due studi del giornalista, quello di Roma e quello di Milano.

“Invito tutti, anche coloro che vorrebbero rimuovere la statua – conclude il sindaco – a venire a Fucecchio per visitare la Fondazione voluta da Montanelli. Questo li aiuterebbe a comprendere meglio la grandezza del nostro concittadino e a capire come la storia non possa essere riscritta partendo da qualche falsità diffusa tramite social network ma soltanto attraverso un approfondito studio basato su fonti certe. Nella biblioteca della Fondazione Montanelli Bassi ne troveranno tantissime. Basta spegnere il telefono e accendere il cervello”.

Foto: Wikipedia

 

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