Preparare la tartare è un’arte che Marino Giannoni conosce bene

- Si va a mangià?
1 Luglio 2020

A ottantanove anni è più che legittimo riposarsi e godersi la famiglia, i nipoti e tutto ciò che di bello la vita può ancora offrire, salute permettendo. Marino Giannoni lo sa bene, ma lui al lavoro non vuol rinunciare e continua con maestria a preparare una squisita tartare di manzo. Ne fa 10-12 al giorno. Poi “intrattengo i clienti”, racconta, “perché sono un chiacchierone”. Marino aiuta il figlio Mirko e la nuora Sara che gestiscono il ristorante Pepe Nero di Prato.

Come ha raccontato a Paolo Marchi, nella sua rubrica su Striscia La Notizia, Marino ha iniziato a preparare la tartare nel lontano 1960. Dopo tutti questi anni a buon diritto può essere definito il re della tartare. L’amore per questo piatto gustoso, il cui segreto sta nella qualità delle materie prime ma anche nella preparazione, gli è venuto da giovane, lavorando al “carrello” e facendo i servizi al ristorante da Baghino. “Mi è sempre venuta bene”, racconta soddisfatto. E ancora oggi chi la ordina la apprezza moltissimo. Marino è contento di lavorare ancora: “Passo le serate, racconto le vecchie cose e mi sento ancora utile…”.

Ingredienti (4-6 persone)

– 600 gr. di manzo (girello o filetto). Marino utilizza la carne di manzo di razza Calvana (specie autoctona toscana)
– 20 gr. di senape in grani
– 2 cucchiai di Cognac
– 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva toscano
– Il succo di mezzo limone
– 4 filetti di acciughe tritate
– 3 gr. di salsa Worcester
– 3 gr. di tabasco
– 2 tuorli d’uovo
– 20 gr. di cipollotto rosso tritato
– Sale e pepe (quanto basta)
– 3 cetriolini sottaceto
– 20 gr. di capperi di sambuco

Prima di amalgamare tutti gli ingredienti, la carne (che deve essere fresca ma non fredda di frigorifero) va ripassata un paio di volte nel tritacarne.

– Ricetta tratta dal sito di Striscia La Notizia

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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