– Maria Bruno –
Dopo alcune settimane dal cambio al vertice siamo andati a conoscere il nuovo comandante della 46ª Brigata Aerea di Pisa, Alessandro De Lorenzo, che ha sostituito Girolamo Iadicicco. Classe 1969, d’origine napoletana, il generale di brigata aerea De Lorenzo vanta una carriera d’eccezione iniziata con l’ingresso in Accademia Aeronautica nel 1989, fino al comando della Joint Air Task Force, in Afghanistan, da novembre 2011 a maggio 2012. Prima di arrivare a Pisa il generale è stato a capo del Servizio dei Supporti dell’Aeronautica Militare e prima comandante del Centro sperimentale di volo dell’Aeronautica Militare.
Comandante, come ha vissuto questo nuovo incarico?
È un incarico interessante, inizialmente anche abbastanza complicato. Il mondo della 46ª Brigata, sia da un punto di vista operativo che logistico, oltre che umano e di interazione tra la brigata e la città di Pisa, richiede grandissima attenzione e un periodo di formazione più o meno lungo, a seconda di quanto si vuole approfondire sulla materia.
Durante la cerimonia del cambio comando ha dichiarato di voler proseguire il lavoro già iniziato dal comandante uscente Iadicicco. Si confronterà ancora con lui?
Sì, ci confrontiamo, ovviamente rimanendo anche nella stessa organizzazione aeronautica. Il vecchio comandante ha fatto un ottimo lavoro sia all’interno della brigata, nei rapporti della città di Pisa, sia per l’aeroporto e la parte civile. Continuerò sulla strada già tracciata, che presenta ampi margini di miglioramento, mantenendo quindi continuità col passato, così da avere un buon abbrivio su cui proseguire e non dover reinventare di nuovo la ruota.
Il suo incarico ha preso il via durante un periodo molto particolare, data l’emergenza da Covid-19 in corso. Soprattutto ora, l’Aeronautica in toto si è rivelata una delle risorse più importanti per il paese, come affronterà questo problema?
La brigata è stata molto coinvolta soprattutto nella fase iniziale del Covid, in quanto c’era la necessità di trasportare diversi materiali in giro per l’Italia, distribuendoli negli angoli più remoti della nazione, raggiunti più velocemente grazie al mezzo aereo. Siamo stati impegnati sia per quanto riguarda la riorganizzazione del servizio all’interno della brigata, per garantire l’incolumità del personale, adottando le giuste procedure per la messa in sicurezza, ma soprattutto quello di poter impiegare il mezzo aereo così come era strutturato e adattarlo per le esigenze del momento. Per la sua struttura, il mondo militare è in grado di gestire una emergenza di qualunque tipo, quindi la brigata ha saputo intervenire repentinamente. In particolare, per il Covid, sono state richieste capacità già sviluppate, per cui la 46ª Brigata rientrava a pieno. Se si fa riferimento al trasporto del biocontenimento su tutto il territorio italiano, questa è una peculiarità soltanto di Pisa e di Pratica di Mare, poiché prevedono assetti presenti soltanto sui velivoli della 46ª, del 14° e del 15° stormo, tali da essere impiegati subito per trasportare, sia ai nostri connazionali sia all’estero, persone affette da virus in totale sicurezza, applicando le regole dettate dai vari Dpcm riguardo gli assembramenti. Ci siamo appellati alle varie normative vigenti per tutto, come la turnazione del personale che minimizzasse le persone strettamente essenziali, alternandosi con dei team, così da avere sempre un bacino di operatività preservata.
La 46ª Brigata Aerea è sempre stata motivo di orgoglio per la città di Pisa, questo per lei rappresenta una responsabilità in più o un piacere?
È più un piacere, nonché onore, avere una buona reputazione nella città di Pisa e questo fa sì che ci sia anche uno scambio di esperienza con il mondo all’esterno del singolo apparato militare. Siamo grati di lavorare in una tranquillità e serenità maggiore, sapendo di poter contare su un aiuto esterno, così come Pisa può sempre contare sull’aiuto della 46ª Brigata aerea per ogni evenienza. Allo stesso modo il Paese può sempre contare sul trasporto sanitario effettuato da noi.
Maria Bruno
Foto: Aeronautica Militare