Grosso guaio in casa Pd a Viareggio. Un gruppo di iscritti ha occupato la sede del partito per protestare contro la decisione della segretaria regionale Simona Bonafè di appoggiare la candidatura del sindaco uscente Giorgio Del Ghingaro. Decisione ufficializzata sabato scorso. Molto coloriti e pungenti i messaggi contenuti sui cartelli appesi al cancello per accedere alla sede dem. “Il Pd siamo noi reietti, Bonafe’ dovresti essere commissariata te”; “Ci avete venduto per un pugno di niente, noi continueremo in mezzo alla gente”; “Bonafè ti credi furba, ma il tuo accordo non ci turba. Siamo onesti e non corsari, non ci vendiamo per trenta denari”.
Per cosa protestano i militanti
I democratici di Viareggio prima dell’emergenza coronavirus aveva espresso l’intenzione di correre con un proprio candidato, già individuato in Sandro Bonaceto, senza mettersi d’accordo con il sindaco uscente Del Ghingaro (che nel 2015 era uscito dai dem correndo da solo). Per evitare rischi di pericolose spaccature il Pd regionale ha commissariato il partito e, dopo settimane di trattative, ha cambiato le carte in tavola, scegliendo di sostenere Del Ghingaro. La mossa, però, ha infastidito (e non poco) chi aveva deciso Bonaceto. Così è nata la rivolta, con tanto di occupazione simbolica della sede e la possibilità di andare avanti, presentando una lista di dissidenti Pd a sostegno del candidato defenestrato. Riscgio doppio in casa Pd, perché i dissidenti potrebbero decidere di mettere i bastoni tra le ruote anche a Giani, candidato del centrosinistra alla Regione Toscana.
Rossi festeggia: “La destra non avrà partita”
“A Viareggio il Pd sostiene il sindaco Gorgio Del Ghingaro. Sono felice! Bravi!”, scrive su Facebook il presidente della Toscana Enrico Rossi. “La destra non avrà partita. Che bello sarebbe se il centro sinistra fosse unito in tutti i Comuni e in tutte le Regioni. Se poi all’unità del centrosinistra si unissero anche i 5stelle che guardano a sinistra, allora davvero Salvini e Meloni e Berlusconi sarebbero destinati alla sconfitta dovunque”.
Foto: La Gazzetta di Viareggio
ecco il metodo violento della sedicente democrazia di sinistra…. occupare , violare, ingannare, manipolare, mentire, assassinare, corrompere, trafficare sottobanco, seminare odio, ecc… tutti verbi MOLTO cari alla sinistra!!