Dopo cinque anni lo Stato finalmente si è mosso. Il Governo ha votato lo stato di emergenza per rimuovere le ecoballe di rifiuti, in fondo al mare nel Golfo di Follonica dal 2015.. L’annuncio lo dà su Twitter, a consiglio dei ministri in corso, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Si corre ai ripari (ed era l’ora) per risolvere un gravissimo problema ambientale che esiste dal 23 luglio del 2015, quando il capitano della motonave Ivy decise di gettare in mare il suo carico di rifiuti di plastica. Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, è stato nominato coordinatore per gli interventi di recupero. Fondamentale, per sbloccare la situazione, i numerosi articoli sui giornali e una bella inchiesta del programma Le Iene. Oltre alle martellanti richieste delle autorità locali.
Sei mesi di tempo per rimuovere le 40 ecoballe ancora in fondo al mare: inizialmente erano 56 ma 16 sono state raccolte grazie alla capitaneria di Porto e ai pescatori della zona. Ogni ecoballa pesa circa una tonnellata. “Il fondale è sabbioso e fangoso – spiega il ministro Costa – c’è scarsa visibilità, parliamo di oltre 50 metri di profondità su oltre 20 kmq: un’operazione faticosa da portare avanti. C’era bisogno di andarle a prendere urgentemente con attrezzature speciali e la Protezione Civile era l’unica a poterlo fare. Noi come ministero dell’Ambiente, grazie alla Capitaneria di Porto, abbiamo individuato, mappato e pianificato il lavoro e per questo ringrazio l’ammiraglio Aurelio Caligiore; ora il suo lavoro è terminato perché inizia quello della Protezione Civile. Lo abbiamo fatto in accordo con la Regione Toscana perché abbiamo riconosciuto il carattere emergenziale: nel massimo tempo di sei mesi da ieri bisogna togliere queste balle di plastica compressa dal golfo di Follonica. Si deve fare presto, ecco perché ho chiesto alla Protezione Civile. Doveva essere fatto prima – sottolinea Costa – si fosse fatto nel 2015 quando queste balle sono state sversate nel golfo, oggi tutto questo sarebbe un brutto ricordo, invece è ancora una realtà. Il commissario sarà Angelo Borrelli, come io ho chiesto e ottenuto, perché è il più titolato a fare questa operazione e simbolicamente rappresenta la necessità e l’urgenza di fare questa operazione”.
Soddisfatto il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari: “Finalmente il Governo ha decretato lo stato d’emergenza per quella che è, a tutti gli effetti, una bomba ecologica ad orologeria. Finisce una situazione di pericolosa incertezza che proseguiva senza sosta da anni. È il successo di un impegno caparbio che abbiamo avuto, fin dal nostro insediamento, nel denunciare il pericolo che questo territorio correva. Abbiamo più volte ed in varie sedi lanciato il grido d’allarme per questa situazione, in controtendenza col silenzio assordante della precedenza amministrazione. Ci hanno addirittura accusato di attentare al nostro turismo quando il nostro universo fine era difendere il nostro territorio. Oggi la decisione del Governo ci rende giustizia. Ora mettiamoci subito tutti al lavoro per il recupero delle ecoballe“.
“Meglio tardi che mai”, afferma l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra alla presidenza della Toscana. “Finalmente dopo cinque anni di estenuanti trafile burocratiche, clamorosi ritardi e mancanza di collaborazione tra Governo e Regione saranno rimosse le ecoballe presenti sul fondale del Golfo di Follonica. Grazie anche alle nostre continue pressioni il governo ha dichiarato lo stato di emergenza per oltre 60 tonnellate di rifiuti plastici che rappresentavano una vera e propria bomba ad orologeria per il nostro splendido mare, per l’ambiente e per le coste della Toscana. Una situazione del genere non dovrà più ripetersi: è inconcepibile che una regione che fa del turismo balneare uno dei suoi punti di forza lasci per cinque anni famiglie imprese e lavoratori nell’incertezza e nella paura”.
“Oggi è un grande giorno per la Toscana”, commenta Irene Galletti, candidata alla presidenza della Toscana per il Movimento 5 stelle.” La decisione del ministro Costa e del governo di dichiarare lo stato d’emergenza per Follonica è il primo, indispensabile, passo per scongiurare un disastro ambientale. Grazie all’impegno del ministro e di tutto il Movimento 5 stelle toscano, le ecoballe seminate 5 anni fa al largo di Follonica, finalmente potranno essere rimosse. Da mesi stiamo lavorando in sinergia con i tecnici del ministero dell’Ambiente e della Protezione civile per arrivare a questo primo risultato e continueremo a farlo fino al completamento dell’operazione. L’impegno è massimo ed è dimostrato anche dalla scelta di nominare come commissario il Capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli: una prova dell’attenzione del governo per una vicenda troppo a lungo sottovalutata dalle istituzioni locali e dalla Regione. Ma su questo immagino si pronunceranno la magistratura ordinaria e la Corte dei Conti. Il mare è la risorsa più preziosa che abbiamo, preservarlo è un nostro dovere”.
“Era l’unica scelta da compiere per salvaguardare quel tratto di mare sottoposto ad altissimo rischio già da troppo tempo”, commenta Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Regione Toscana. “La Regione si è mobilitata da tempo, io stesso ho portato un atto in Consiglio regionale affinché si attivasse a livello nazionale la procedura per rimuovere le ecoballe e ripulire il mare; continuerà a farlo a partire dalla prima riunione di questo pomeriggio – aggiunge Marras – Mi unisco alla soddisfazione di molti auspicando che adesso i tempi siano realmente brevi. Buon lavoro al commissario Borrelli!”.
Si fa sentire anche Eugenio Giani, candidato del centrosinistra alla guida della Regione: “La costa toscana è stata ascoltata. Dopo anni di lavoro e di pressione da parte della nostra Regione e del giornalismo regionale, è stato dichiarato dal Governo lo stato d’emergenza per le ecoballe presenti nelle acque di Follonica. Adesso, da parte di tutti, la massima collaborazione con il Commissario Borrelli, necessaria per scongiurare un disastro ecologico nei nostri meravigliosi mari. Difendere il territorio, tutelare un ambiente unico e lasciare ai toscani di domani una terra migliore di quella che abbiamo trovato devono essere priorità!”.