Beautiful day è il titolo di una bella canzone degli U2. Ma è anche quella che Bono e The Edge hanno trascorso venerdì 28 agosto in una villa della Lucchesia, con lo chef Aurelio Barattini (Antica Locanda di Sesto) che ha cucinato per loro. Dal profilo Fb del proprio ristorante Barattini ha ringraziato gli artisti irlandesi: “Thank you Bono and the Edge for amazing day”.
Come scrive il Tirreno non si sa come Bono e The Edge abbiano trascorso la giornata, ma sappiamo bene cosa hanno mangiato. Lo racconta lo chef: “Un menù con molti piatti lucchesi e toscani, dalla panzanella ai fagioli rossi di Lucca, dalla pasta servita in una forma di pecorino al manzo di pozza della Garfagnana e per dessert panna cotta con frutti di bosco”. L’unica parentesi straniera è stata il vino, francese, portato da Bono.
Barattini conosce gli U2 dal 2003. Cucinò per loro, a Los Angeles, nella notte degli Oscar. Dopo quell’occasione ha partecipato a diversi eventi, frequentando la band, i manager e gli amici dei rocker irlandesi.
Foto: Aurelio Barattini
le distanze?
certo che la classe non è acqua il vino francese portato da loro… con i nostri vini toscani da eccellenza.. mah mi sono sempre piaciuti come band, ma come persone mi lasciano perplessa!
il vino francese, immagino freddo con quella “magnata?”… Si doveva bere vino rosso che non si serve freddo visto pure il menù , per non creare difficoltà alla digestione. Questo vuol dire “Dieta mediterranea. ” Mangiare bene e digerire altrettanto bene.”
RAGAZZIIIIIII ma non è una notizia ammenocché si voglia fare gossip di livello infimo (ma tutto il gossip non si merita nemmeno l’aggettivo di “infimo”). Voglio un articolo su di me che ieri sera ho messo in tavola dei magnifici Pici all’Aglione…….MA PER FAVOREEEE!!!!!!
Il leader di un gruppo musicale che va avanti da 58 anni, ha prodotto 79 album, è conosciuto in tutto il mondo e ha venduto oltre 250 milioni di dischi, attira sempre l’attenzione su di sé, specie se decide di trascorrere qualche mese in Italia, in questo caso in Toscana, e va a visitare i nostri tesori d’arte.
Ovviamente lei è libero di non essere d’accordo e di non leggere.
ma non c’e mica niente di male se uno si porta il vino. Magari a Lucca gli hanno regalato una bottiglia e sela berra’ durante una prossima tappa… l’ospite va’ rispettato soprattutto nei gusti personali no?