Il gip del tribunale di Arezzo ha respinto la richiesta di archiviazione per Fredy Pacini, l’uomo che nella notte del 28 novembre 2018 sparò a un ladro, il 29enne moldavo Vitalie Tonjoc che era entrato nella sua officina di gommista. La procura avrà altri sei mesi per svolgere indagini sul caso. Il pm Andrea Claudiani (poi trasferitosi a Perugia) aveva chiesto l’archiviazione sostenendo la tesi della legittima difesa putativa. Ma il giudice ha deciso di vederci più a fondo.
La storia di cronaca, come i lettori ricorderanno, aveva avuto una vasta eco mediatica ed era finita anche al centro del dibattito politico, con la Lega che l’aveva citata, insieme ad altri casi, per sostenere la propria battaglia a favore dell’allargamento dei paletti per la legittima difesa. Una battaglia politica che va avanti, visto che il leader della Lega, Matteo Salvini, in un post su Facebook fa sapere che il 10 settembre andrà “a trovare Fredy, a cui va tutto il mio e il nostro sostegno”. Concludendo con uno slogan più volte rilanciato: “La difesa è sempre legittima!“.
Perché il gip ha respinto l’archiviazione
Quando il moldavo entrò in azione, quella notte di fine novembre 2018, era stato sorpreso da Pacini, che dormiva in officina dopo vari furti, tentati o andati a segno. Nel provvedimento del gip si legge che “il pm ha sostenuto che l’azione difensiva sarebbe stata posta in essere in anticipo mentre il ladro stava entrando nel capannone. Questo, a ben vedere, oltre a far venire meno l’attualità del pericolo, sembrerebbe escludere la possibilità che Pacini possa davvero essere caduto in errore in merito al fatto che l’intruso avesse la disponibilità di un’arma”. Il gip bacchetta il pubblico ministero, sottolineando che non è comprensibile la ragione per cui “pur affermando che la reazione di Pacini sia stata oggettivamente sproporzionata (il pm, ndr) ritenga dapprima in maniera apodittica di poter escludere ogni profilo di colpa in capo all’indagato e subito dopo di poter concludere che, quando anche quest’ultimo abbia potuto eccedere colposamente i limiti imposti dalla ritenuta situazione di necessità, lo stesso non sarebbe comunque rimproverabile per il grave e anzi estremo allarme che ha inciso sulle sue capacità di freddo discernimento e razionale contenimento”. Sulla base di questi elementi per il gip non vi sarebbero gli estremi per la legittima difesa. Il gip vuole saperne di più, in particolare sull’arrivo delle forze dell’ordine, l’allarme disattivato, la frattura riportata dal ladro e l’arma con cui Pacini fece fuoco.
La solidarietà di Salvini: “Andrò a trovarlo”
“Assurdo costringere un uomo perbene come Fredy Pacini – scrive Matteo Salvini su Facebook – rivenditore di gomme e biciclette di Monte San Savino (Arezzo), ad aspettare altro tempo prima della meritata archiviazione grazie alla nuova legge sulla legittima difesa. Per paura dei malviventi che l’avevano colpito decine di volte, Fredy era da tempo costretto a dormire in officina, e durante l’ennesimo attacco aveva reagito uccidendo un ladro moldavo, peraltro con numerosi precedenti penali. Basta giustizia ‘alla Palamara’ la difesa è sempre legittima, il 10 settembre andrò a sostenere questo onesto lavoratore e la sua comunità. Ho già sentito il suo avvocato”.
per questo l’America è un grande paese!
si spara e basta!
io abito in provincia di Arezzo e sulla magistratura di Arezzo potrei raccontarne tante ma ovviamente sto zitto perchè, al contrario dei ladri, finirei in carcere io
Ora comprerò magliette con il duce e con scritto viva il fascismo. Dopo ammazzato glieli indosso al ladro. Portato in tribunale questa documentazione, il giudice mi premierà invece di condannarmi. L’importante che il giudice sia di fede comunista.
A me appare ovvio che “questa magistratura non è più affidabile nel fornire giustizia” così come vanno cambiate urgentemnete alcune leggi che riguardano specifici retati per garantire la sicurezza dei cittadini.
perchè non fa il nome del gip? giornalista ridicolo. La comunità ha diritto di conoscere le sue mele marce