Quarantaseimila abitanti, secondo comune della provincia di Pisa, Cascina è divenuta famosa perché è la prima roccaforte rossa che la Lega ha conquistato in Toscana, con Susanna Ceccardi (2016). Tra pochi giorni si vota per scegliere il nuovo sindaco, un anno prima rispetto al previsto, visto che Ceccardi è stata eletta al Parlamento europeo. Per cercare di sostenere le proprie liste a Cascina sono arrivati tutti i leader nazionali, a conferma dell’importanza della partita. Alto, infatti, è il valore simbolico di questo comune. Per la sinistra riprendersi Cascina vorrebbe dire molto. Il centrodestra, ovviamente, vuole mantenerlo.
In corsa per la poltrona di sindaco ci sono ben sei candidati. Il centrodestra presenta Leonardo Cosentini (Lega), assessore alla Cultura, avvocato di professione. Il centrosinistra schiera Michelangelo Betti (Pd), professore di inglese al liceo. C’è anche un altro esponente della giunta in corsa, è Dario Rollo, sindaco facente funzioni dopo le dimissioni della Ceccardi: ufficiale dell’Esercito, si presenza con una propria lista civica, Valori e Impegno Civico.
Nonostante la sconfitta rimediata quattro anni fa la sinistra non si presenta a ranghi compatti: tra i candidati per la poltrona di sindaco, infatti, troviamo anche Cristiano Masi, dirigente Uisp e molto attivo nel volontariato (fa il clown per i bambini ricoverati in ospedale).
Il Movimento 5 Stelle sostiene la candidatura di Fabio Poli, consigliere comunale uscente del Psi, con un’esperienza trentennale nella politica cascinese (è stato anche vicesindaco). Poli è geometra e lavora per la Regione Toscana.
Chiude la lista dei candidati a sindaco Michele Parrini, della lista civica “Progetto Cascina”. Nel 2016 con la medesima lista ottenne l’8% al primo turno e nel ballottaggio sostenne la Ceccardi, divenendo poi vicesindaco (esperienza durata un anno). Di professione Parrini fa il geometra libero professionista.
Durante un dibattito su un’emittente locale, 50 Canale, i candidati sono stati molto attenti a non farsi troppo male. Pochissimi gli affondi diretti, si è andati avanti a colpi di fioretto, con qualche critica sulle cose fatte o non fatte da chi ha governato (negli ultimi 4 anni ma anche prima), senza però esagerare. Rollo ha ribadito, più di una volta, che la giunta di centrodestra ha lavorato bene e realizzato tante cose: nessuno, fra i presenti, gli ha chiesto come mai il centrodestra non abbia candidato lui. E lo stesso Cosentini, collega in giunta, si è guardato bene dall’attaccarlo.
Questa strana calma apparente è il preludio di una battaglia, durissima, che si scatenerà al quasi certo ballottaggio. Sarebbe sbagliato (e ingeneroso) dare per scontato che ci andranno i candidati del centrodestra e quello del centrosinistra. A decidere, sia al primo turno che al ballottaggio, saranno gli elettori. Ricordiamo infine che nel 2016 la Ceccardi sconfisse al ballottaggio il sindaco uscente, Alessio Antonelli, per soli 101 voti.
Foto: Wikipedia
i babbei comunisti grulli toscani ora si attaccheranno al tram…. se lo trovano 🙂
Quindi, in un articolo che dovrebbe rispettare la par condicio, date (e suggerite!) per scontate le vittorie al primo turno di Cosentini e Betti???
Complimenti allo “spessore” giornalistico dell’autore del pezzo pari a quello di un ameba!
Grazie dell’ameba.