Rinchiuso in carcere dove deve scontare una pena di 20 anni per l’uccisione della moglie, Roberta Ragusa, e l’occultamento del cadavere, Antonio Logli sogna una nuova vita. Per questo ha chiesto a Sara Calzolaio, l’ex bambinaia della famiglia poi divenuta amante e infine compagna, di sposarla. La proposta Logli l’ha fatta in carcere, a Massa, come scrive il settimanale Giallo, consegnando alla sua compagna, simbolicamente, un simbolico anellino di plastica usato per fermare i tappi delle bottiglie.
Roberta Ragusa sparì misteriosamente nella notte del 13 gennaio 2012 (leggi tutte le tappe della vicenda). Nonostante tanti avvistamenti, rivelatisi infondati, della donna non si seppe più nulla. Per la giustizia l’amore, allora clandestino, tra Sara e Antonio, fu la scintilla del delitto di Roberta. Logli sarebbe arrivato a uccidere la moglie, e a far poi scomparire il corpo, non solo perché la sua relazione extraconiugale era stata scoperta, ma anche per proseguire liberamente la relazione con l’amante senza subire alcun danno economico a seguito della inevitabile separazione tra gli sposi.
Conosciutisi nel 2004, Sara e Antonio avevano avuto una relazione per otto anni all’insaputa di Roberta. Il loro segreto venne alla luce solo quando Roberta scomparve, in quella fredda notte dei gennaio.
Nell’intervista a “Giallo”, la Calzolaio continua a credere nell’innocenza di Logli. I due vorrebbero sposarsi con un rito religioso oltre che civile, avendo abbracciato la dottrina evangelica e iniziato il cammino per il battesimo. Il progetto matrimonio, come scrive “La Nazione”, è confermato dalla criminologa Anna Vagli, che fa parte del team difensivo di Logli guidato dall’avvocato Simone Ciro Giordano, del foro di Milano, e di cui fa parte anche l’investigatore privato Davide Cannella.
“La promessa di matrimonio risale a prima del lockdown – spiega Vagli -. Una promessa rinnovata due settimane fa quando si sono visti in video. Logli e la Calzolaio hanno iniziato questo percorso nella dottrina evangelica che lo stesso Antonio sta proseguendo in carcere dove riceve le visite di un pastore. Per la celebrazione religiosa è presumibile che debbano attendere che Logli torni libero”. Per quanto riguarda il matrimonio civile, invece, non ci sarebbero problemi dopo che Roberta Ragusa è stata dichiarata deceduta.
Logli continua a sperare nella revisione del processo: “Sto studiando gli atti – dice l’avvocato Giordano – Logli mi ha dato spunti interessanti. Vediamo se diventeranno prove nuove e rilevanti”.