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Un mercato oculato per il Pisa

- Sport
6 Ottobre 2020

Andrea Cosimi

6,5. Questo è il voto che mi sento di dare al mercato neroazzurro. Non era facile per il Pisa (come del resto per tutto il mondo del calcio) in un contesto di emergenza globale come quello nel quale siamo piombati da inizio anno. Ciò nonostante da oggi si guarda alla ripresa del campionato con una rosa rafforzata rispetto a quella della stagione appena conclusa anche se, in tutta franchezza, io un difensore esperto me lo aspettavo (e forse anche un centrocampista): più che altro per le insidie che la B di questo anno presenta, e per l’alto spessore delle venti partecipanti, e per le incognite futuri positivi da Covid.

Magari attingere dagli svincolati? Però questo è, non dimentichiamoci le gravi ripercussioni economiche che il Pisa e tutte le altre società sono costrette a fronteggiare, a partire dai mancati abbonamenti, biglietteria eccetera. Se poi ci aggiungiamo il dato che, a fronte di mille biglietti disponibili, domenica con la Cremonese eravamo solo in 427… e vi assicuro che si sta parecchio ma parecchio larghi…

Comprare il biglietto era e rimane un segnale di vicinanza alla nostra Società: io l’ho fatto e lo rifarò, sempre che il Dcpm in imminente uscita me lo permetta. A tal proposito, visto che in molti, a Pisa, manifestiamo ripetutamente la volontà di stare vicini alla Proprietà, perché Ricci e Corrado non valutano un azionariato popolare a supporto di questo momento?

Veniamo al Mercato dunque: al di là di dinamiche contrattuali di ritorno i volti nuovi sono Loria, Sibilli, Palombi e Mazzitelli. Veramente tante le cessioni, ma tutte utili alla causa del bilancio e giuste da un punto di vista di progetto tecnico. E nessuno dei big è partito, ora ci aspettiamo il miglior Marconi per esempio, dopo le tante e troppe voci che lo hanno riguardato. Gli over, però, sono soltanto quattordici rispetto ai diciotto consentiti.

Per quanto riguarda le nostre avversarie, a parte il faraonico mercato del Monza, molto bene si sono mosse Lecce e Pordenone, ma in generale tutte hanno effettuato numerosi acquisti di spessore per cui, alla fine, venti squadre riprenderanno il loro cammino molto rafforzate, persino quelle che qualche commentatore superficiale giudica più deboli.

L’obiettivo del Pisa è solo uno anche questa stagione, rimanere in serie B. E per ottenere questo risultato ogni mezzo lecito andrà perseguito con la massima determinazione, la stessa dell’anno scorso.

Mai più C, sia chiaro!

 

Foto: Gabriele Masotti

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