– Andrea Cosimi –
Non vorrei bene al Pisa se tacessi ciò che mi preoccupa, e non poco, dopo la disfatta di Salerno. E, come leggerete, non sono solo aspetti riferiti al calcio giocato. Quart’ultimo con due punti, il Pisa prende goal con una facilità veramente preoccupante. A Reggio Emilia come a Salerno la difesa si è fatta prendere di “infilata”, deconcentrata, molle, leziosa, sempre seconda sui palloni vaganti. E nemmeno Perilli, ieri, è esente da errori. In Campania, come ammesso e sottolineato fermamente da D’Angelo e Gemmi, il secondo tempo è stato inguardabile.
Ciò che inquieta non è solo notare che il reparto difensivo è troppo spesso mal posizionato e leggero sui contrasti e sulle marcature, quanto anche la mancata lettura, almeno ieri, dell’avversario, una Salernitana che gioca sulle ripartenze ed è una squadra che fa spesso poco possesso palla: noi l’abbiamo sfidata esattamente nel modo in cui voleva essere affrontata, con un primo tempo nel quale si è pure giocato bene, ma le partite durano novanta minuti più recupero. E le nostre occasioni, che pur ci sono state, sono state vanificate da un portiere come Belec, degno di giocare in A e che conferma il vecchio adagio: se si vuol far bene calcio innanzi tutto un grande portiere e un grande centravanti.
Ieri il Pisa ha delle attenuanti, va detto, le assenze in contemporanea di Varnier e Marin per incomprensibili dinamiche di Covid, oltre a quella di Vido all’ultimo momento, hanno pesato: di certo questi tre giocatori sono ormai irrinunciabili, anche se da Varnier è lecito aspettarsi la definitiva consacrazione in questa stagione.
Ma la rosa neroazzurra è stata ritenuta abbondante ed adeguata, persino da tanti addetti ai lavori: per me non è così, la scelta di arrivare ad avere 14 over su 18 in una B che è una serie A2 può rappresentare un rischio enorme per mantenere la categoria.
C’è un’altra cosa che mi preoccupa: la presunzione. La vedo, la leggo e la sento a tutti i livelli. Nelle ultime due stagioni zero proclami e tanti fatti, due annate meravigliose da ricordare. Questo anno, sarà stata la splendida presentazione dei calendari in Piazza dei Miracoli, saranno state le convocazioni di alcuni nostri giocatori nelle Nazionali, abbiamo in troppi impropriamente cominciato a parlare di playoff, quando invece, proprio questo anno, abbiamo tutto da dimostrare per la definitiva consacrazione nel Calcio che conta. Non si avverte quella grinta, quella umiltà, quella ferocia, quella determinazione, che che ci ha portato ad un passo dai playoff pochi mesi fa, quasi come che in troppi si siano un po’ seduti sulle glorie raggiunte.
Anche tra diversi tifosi si respira un senso di appagamento e, quasi, di scontato esito di come positivamente andrà a finire, e lo speriamo tutti, ci mancherebbe, un ritorno in serie C sarebbe devastante. Io delle presunte disgrazie del Livorno non ho parlato né intendo farlo. E, a questo punto, nemmeno dello Stadio: sarà quel che sarà.
A me interessa solo rimanere in B, e sarà quanto mai opportuno ritornare tutti, ma proprio tutti, sulla Terra, e alla svelta. Ci aspettano due partite difficilissime, e la classifica già piange. Non siamo all’ultima spiaggia, ci mancherebbe, ma tutto l’approccio complessivo deve cambiare, prima di ritrovarsi a dover riadattare la testa di tutti ad un campionato che in troppi hanno sognato di ben altro lignaggio. Qui c’è solo da salvarsi, innanzi tutto e comunque.
Risultati
Brescia-Lecce 3-0
Cremonese-Venezia 0-0
Reggiana-Chievo 0-1
Pordenone-Spal 3-3
Cosenza-Cittadella 1-1
Salernitana-Pisa 4-1
Entella-Reggina 1-1
Pescara-Empoli 1-2
Frosinone-Ascoli 1-0
Monza-Vicenza rinviata
Classifica
Cittadella, Salernitana, Empoli 7 punti
Frosinone 6
Reggina 5
Reggiana, Brescia, Chievo, Lecce e Venezia 4
Pordenone, Spal e Cosenza 3
Monza, Cremonese, Entella e Pisa 2
Vicenza, Pescara, Ascoli 1
Prossima giornata
Ascoli-Reggiana
Chievo-Brescia
Cittadella-Pordenone
Empoli-Spal
Frosinone-Entella
Pisa-Monza
Reggina-Cosenza
Venezia-Pescara
Vicenza-Salernitana
Lecce-Cremonese