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Coronavirus, per far fronte all’ondata di ricoveri la Regione Toscana cerca strutture private

- Politica
9 Novembre 2020

La Regione Toscana sta cercando strutture sanitarie private per fare fronte all’ondata di ricoveri attesa per le prossime settimane. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che, proprio la Toscana, da quando è esplosa l’emergenza Covid ha sempre criticato il sistema sanitario lombardo, che da decenni punta molto sul privato. Sulla vicenda interviene Irene Galletti, capogruppo del M5S al consiglio regionale della Toscana: “Trovo inaccettabile che per gli errori commessi dalla Regione nei mesi scorsi oggi si arrivi a pensare al privato come soluzione all’emergenza sanitaria”.

“Era prevedibile che saremmo potuti arrivare alla situazione attuale – prosegue l’esponente pentastellata – e si dovevano usare questi mesi per potenziare al massimo la sanità pubblica: investire negli ospedali periferici, riorganizzare le strutture esistenti, maggiori assunzioni in ambito sanitario e acquisto delle strumentazioni necessarie. Adesso la Giunta si trova a lavorare in emergenza e a beneficio del privato, scontando l’inattività dei mesi estivi, con il personale medico ospedaliero ed extraospedaliero in affanno e che chiede aiuto già da settimane”.

“L’attività ospedaliera sanitaria è in difficoltà da inizio pandemia – prosegue Galletti – e ad oggi non si è ancora giunti ad una soluzione organica per gestire una situazione che nei prossimi mesi potrebbe diventare una costante e non più un’emergenza di breve durata. Come è possibile dopo tutto questo tempo non essere corsi ai ripari, e sostenere la sanità pubblica?”.

Preoccupano le Rsa

“I dati che ci arrivano dalle Rsa ci preoccupano – fa sapere l’assessore al sociale della Regione Toscana, Serena Spinelli -. La Regione varerà un provvedimento a difesa degli anziani ospiti delle residenze, che definirà nella maniera più precisa possibile tutti i passaggi della presa in carica delle persone. Ad oggi su circa 12.500 ospiti delle oltre 300 Rsa toscane, 1.103 risultano positivi, con vari livelli di sintomaticità e dunque di gravità, mentre gli operatori positivi sono circa 100. Questo ulteriore provvedimento – precisa Spinelli – si aggiungerà a quanto già indicato nelle ordinanze attualmente in vigore e alle indicazioni recenti circa l’individuazione di Usca dedicate alle Rsa e la priorità da assegnare all’effettuazione e all’esame dei tamponi degli operatori e degli ospiti. Metteremo a punto anche un sistema di monitoraggio dei dati relativi ai tamponi effettuati e ai loro risultati, che ci consenta di avere aggiornamenti in tempo reale”.

Scarseggiano i vaccini antinfluenzali

Così come in altre regioni d’Italia anche in Toscana c’è carenza di vaccini antinfluenzali. “Da varie zone della Toscana – afferma Elisa Montemagni, capogruppo in Consiglio regionale della Lega – ci arrivano preoccupanti segnalazioni di farmacisti e medici di base che lamentano, fin da ora, scarse dotazioni di vaccini antinfluenzali. Comprendiamo e condividiamo il fatto che sia stata data la priorità alle persone più anziane ed a chi ha particolari patologie, ma riteniamo, comunque, ingiusto che coloro i quali non rientrano nella fascia più a rischio, non possano regolarmente e tempestivamente vaccinarsi. Oltretutto da più parti, compresa la Regione Toscana, sono stati fatti ripetuti inviti, anche con campagne mirate e correlati slogan, a cautelarsi dalla normale influenza, considerando pure la recrudescenza del Covid-19. Non vorremo, poi che nonostante il milione e mezzo di dosi messe a disposizione primariamente per le predette categorie a rischio, ci sia addirittura l’impossibilità di fare il classico vaccino anche per chi prioritariamente ne avrebbe pieno diritto”.

 

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1 Commento
    Felice

    Purtroppo la Regione Toscana ha sofferto a lungo della disgrazia della Presidenza Rossi, quello che tacciava di “provocatori fascisti” i primi contagiati di Milano.

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