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Murale su Antonio Gramsci sulla parete di una casa popolare di Firenze

- Cronaca
24 Novembre 2020

Due anni fa ha dipinto il volto di Mandela, oggi l’artista Jorit è tornato a Firenze per realizzare, su una parete di una casa popolare di via Canova, un grande murale che raffigura Antonio Gramsci. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione culturale Teatro Puccini, in collaborazione con il Comune di Firenze e Casa spa. Come fa sempre con le sue opere Jarit ha iniziato il suo lavoro tracciando una frase del personaggio ritratto: in questo caso ha scritto una frase tratta da “Lettere dal carcere”, che Gramsci scrisse quando fu incarcerato sotto il fascismo. “Anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio… La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere”. La frase era contenuta in una lettera che l’intellettuale comunista scrisse al fratello Carlo nel 1927. Con questa iniziativa il Comune di Firenze e Casa spa proseguono il loro progetto volto a trasformare alcune zone della città in un museo a cielo aperto, mettendo a disposizione degli artisti alcune grandi pareti da dipingere.

Ma l’idea di raffigurare Gramsci non è piaciuta a tutti. “Partigiani, resistenza e immigrazione, sono sempre i temi principali della street art voluta dall’amministrazione comunale negli ultimi anni a Firenze”, scrive in una nota Alessandro Draghi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. “Adesso tocca ad Antonio Gramsci. L’artista Jorit lo aveva annunciato e lo ha ottenuto. La Firenze di Nardella si sta riempiendo di enormi murales dal palese richiamo ideologico: un’iconografia che ricalca quella dei regimi totalitari, ma in assenza di coerenza e di coraggio. Commissionati dalle Istituzioni e pagati da noi, in questo caso 7.000 euro dati all’associazione Teatro Puccini, che ha proposto il progetto. E così il murales tutto a un tratto appare su una parete di un edificio di Casa spa in via Canova; doveva essere in Piazzetta Sansepolcro ma poi per qualche motivo è stata cambiata la location. Sebbene sdoganata negli ultimi anni, la street art da molta opinione pubblica era considerata alla stregua del vandalismo e dell’imbrattamento dei graffiti, oggi ha assunto un’immagine diversa. Tuttavia, se può essere utile per coprire i muri di cemento dei sottopassi ferroviari o dei cavalcavia, rimane di dubbio gusto sui palazzi residenziali; siamo a Firenze non ad Harlem. Altra cosa interessante da sottolineare, dato che la giunta fiorentina è molto attenta alle tematiche ambientali, è il perché non abbia scelto di far realizzare il murales in vernice ‘airlite’, la pittura che utilizza la luce per ridurre l’inquinamento dell’aria ed elimina batteri e muffe in modo naturale, senza l’utilizzo di sostanze chimiche, come viene fatto in molte città europee e del nord Italia. Appreso poi che il Pd ha a cuore la riqualificazione artistica e culturale della città, proporremo al consiglio comunale qualche figura novecentesca da rappresentare nei prossimi murales, magari in linea con la storia fiorentina; perché non dedicare un’opera di street art proprio a D’Annunzio che ha convissuto con l’attrice Eleonora Duse per più di un decennio sulle colline di Settignano? Perché – conclude Draghi – la maggioranza a Palazzo Vecchio ha bocciato una mia mozione che chiedeva di dedicare un murales a Norma Cossetto sul muro esterno di Villa Basilewsky, a costo zero, in largo Martiri delle Foibe?”.

Dalla bacheca Facebook dell’assessore alla Cultura di Firenze Tommaso Sacchi

Chi è Jorit

Artista italiano, Jorit è specializzato in arte urbana. Si sono occupati dei suoi lavori alcune grandi testate giornalistiche internazionali: The Guardian, Bbc, Middle East Eye, TeleSur, Euronews. Ha iniziato a farsi conoscere dal 2005 con una serie di graffiti realizzati a Napoli, anche sui treni e sui muri della città. Tra il 2000 e il 2010 diventa un artista internazionale, sempre legato alla strada. Da 2013 si concentra esclusivamente sui volti umani. Guarda i murales di Jorit.

Foto: Jorit (Facebook)

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

6 Commenti
    MAURIZIO GIANNOTTI

    Sarebbe stato più carino un ritratto di Marylin Monroe, quale quello famosissimo di andy Wharol!!!

    Abimelek

    Ancora una menata nostalgica comunista! Meglio Cosimo dei Medici il Vecchio, o Lorenzo il Magnifico, oppure Bianca Capello! I comunisti hanno stufato!

    Ma.at

    E’ bello vedere che mentre molti italiani muiono di fame e sono costretti a pagare sempre più tasse lo stato butti via dei soldi per fare propaganda vetero comunista.

    valerie

    Gramsci appartiene nel bene e ne l male al patrimonio storico, filosofico e letterario italiano. Il fascismo ideologico e manganellaro lasciatelo ai nazisti baizuo: è l’unica cosa che li tiene in piedi e uniti.

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