Quella frase, posta sotto forma di domanda, non è passata certo inosservata. “Lo sapete che la prima causa di femminicidio nel mondo è l’aborto? E che ci sono Paesi in cui addirittura si uccidono con aborto bambine selettivamente scelte in quanto femmine? Per esempio in India. Condanniamo sempre la violenza, anche quando la sinistra non vuole e alza la voce perché non ha più argomenti”. A scriverla, in un post su Facebook, è un consigliere comunale di Cecina (Livorno), Lorenzo Gasperini, capogruppo leghista alla Provincia di Livorno e coordinatore provinciale della Lega Giovani. Subito dopo Gasperini pubblica un link a un articolo del Guardian del 2006, due della rivista Lancet (1 – 2) e uno del giornale cattolico Tempi.
In un altro post Gasperini pubblica un video dell’associazione Pro Vita Famiglia, accompagnato da un proprio commento: “Anche la Ru486 rientra tra i crimini contro le donne e contro i bambini. Crimini di cui la sinistra si sta macchiando e contro i quali non possiamo non dire parole di verità. Saremo sempre dalla parte dei più deboli”.
Immediata la polemica politica. “In Toscana ci deve essere evidentemente un’epidemia di corbelleria che colpisce con particolare precisione i dirigenti della Lega”, tuona il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni “Ultimo caso il capogruppo della Lega alla Provincia di Livorno che sostiene che la prima causa di femminicidio è l’aborto. Non bastavano i continui inaccettabili episodi di violenza nei confronti delle donne, la lista infinita di uccisioni di donne, ci si mette pure questo leghista a insultarle e ad umiliarle con queste fandonie. L’ho detto qualche giorno fa – conclude Fratoianni – per il caso del leghista omofobo di Bagno a Ripoli, basta con questi deliri, fatevi vedere da uno bravo davvero”.
A difesa di Gasperini si schiera il senatore della Lega Simone Pillon: “I leoni da tastiera del Pd e delle sinistre varie si scagliano contro due validi amministratori della Lega, Lorenzo Gasperini consigliere comunale a Cecina e Alessandra Donà, assessore a Legnago, colpevoli di aver acceso i riflettori sulla tragedia dell’aborto selettivo delle bambine, praticato diffusamente in Cina e in India. Per chi ignorasse il fenomeno – ricorda Pillon – basti qui ricordare che sono state deliberatamente uccise nel grembo materno – per il solo fatto di essere femmine – quasi 12 milioni di bambine in Cina e quasi 11 milioni in India. Il metodo è semplice: si fa un’ecografia morfologica, ci si fa comunicare il sesso del nascituro, e se è femmina si procede all’aborto”.
Sulla vicenda interviene anche l’avvocato Cristina Bibolotti, consigliera comunale di Cascina (Pisa) eletta con la Lista Cristiano Masi Sindaco. “Gasperini noi Cascinesi lo conosciamo benissimo. L’allora sindaca Ceccardi ce lo ‘portò in casa’ nominandolo capo di gabinetto (quindi l’abbiamo pure pagato). Non rimase a lungo: fece però in tempo ad organizzare un convegno presso la Città del Teatro (luogo praticamente annientato dalla Lega) dal titolo ‘colonizzazione ideologica omosessualista e genderista’ con il senatore Pillon quale relatore. Insomma il ‘laboratorio leghista cascinese’ ha partorito anche questo personaggio. Evidentemente però, in casa Leghista piace e gli assegnano anche incarichi di rilievo. Sono sempre più orgogliosa di aver fatto in modo di spazzare via dal mio comune certa gente”.
Gasperini “esprime questa sua opinione non richiesta e del tutto fuori luogo proprio in uno dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere. Evidentemente era assente quando l’insegnante della scuola di politica della Lega ha spiegato il senso del termine ‘femminicidio”‘. A scriverlo, in una nota, sono Sandra Giorgetti e Serena Ferraiuolo, esponenti di Europa Verde Toscana, insieme a Francesco Alemanni, commissario di Europa Verde per la Toscana. “Una donna che viene uccisa durante una rapina non è vittima di femminicidio: quello è un omicidio. Il femminicidio ha già in sé la motivazione per cui il crimine viene commesso: l’uomo uccide la sua donna perché ritiene che non rispetti il ruolo che la società patriarcale le ha imposto. In buona sostanza, lei viene uccisa in quanto donna e la sua morte è l’apice di un percorso fatto di violenza e soprusi. È inaccettabile, – concludono Giorgetti, Ferraiuolo e Alemanni, – che dei rappresentanti della parte politica di riferimento dell’opposizione in questo Paese strumentalizzino un argomento così delicato per il semplice scopo di entrare nel flusso delle notizie e dell’informazione, rivelando un’ignoranza non tollerabile nel 2020”.
Il leghismo è la prima causa di stupidità congenita incurabile al mondo.
Matteo Salvini acquisí meriti e consensi contrastando (benché in modo affannoso) quella minaccia allo stato sociale che è l’immigrazione clandestina; ora però la Lega sta rapidamente consumando quel patrimonio di favori sia con il suo ribellismo in tema di lotta al virus (ribellismo determinato dall’iperliberismo) sia con le uscite religiose e clericali, dai rosarî, crocefissi e presepi, a questa opposizione all’aborto addirittura violenta. A mio avviso, gli abortisti sono troppo miti nella loro propaganda. Si deve dichiarare che l’entità non nata è parte del corpo della donna e perciò questa deve poterne disporre come crede insidacabilmente.
Asserzione ovvia, ineccepibile.
Carlo+Lauletta: Analisi piùcheperfetta. Bravissimo. Una cosa, tra le tante altre, credo non sia chiara a Salvini,che il cattolicesimo in Italia è in forte declino.