Cosa c’entrano la Toscana ed il calcio inglese? In prima battuta, verrebbe da dire, poco o niente. Eppure la passione, quella autentica, non si cura delle collocazioni geografiche: erompe quando vuole, senza preavviso, e pazienza per i luoghi comuni.
Così succede che, nell’ottobre del 2019, un lucchese ed un fiorentino si ritrovano a sorseggiare un caffè allo stesso tavolo. Li lega una lunga amicizia, ma non hanno mai tirato su un progetto insieme. Quando la tazzina si svuota l’idea è già stata soppesata: sono giornalisti, scrivono per mestiere, vogliono fare un libro per raccontare il calcio d’oltremanica. Prima però servirebbe un pubblico. Sì perché Paolo Lazzari e Gabriele Caldieron – i loro nomi – non sono ancora noti come storyteller in questo ambito. Allora decidono di aspettare. Di plasmare un potente trampolino di lancio. Ed è a questo punto della storia che entra in gioco il terzo socio del progetto: il livornese Francesco Sani, con la sua Agenzia di Comunicazione, Sidebloom. Che, giusto per irridere ulteriormente i culturi del campanilismo, ha sede a Pisa.
Un melting pot con gli ammennicoli insomma: un intruglio di toscanità che detona fino a diventare “Storie di Premier”, un nome che è già una promessa ed un patto con i lettori: niente attualità, vi portiamo a dare una lucidata al passato. I motori si accendono a novembre 2019 e, da lì, le marce vengono scalate in modo inarrestabile. Francesco, tramite la sua Sidebloom, costruisce il sito (un grazie speciale va ad un altro livornese, Stefano Morelli) e cura la comunicazione, il marketing e la promozione sui social con lo staff dell’agenzia. Paolo e Gabriele intanto si mettono a produrre storie e a cercare redattori di qualità: molti sono lucchesi e fiorentini, ma alla fine entrano penne ispirate ed affilate da nord a sud. Il risultato è esplosivo.
“Un anno fa, di questi tempi – raccontano i tre soci – eravamo a conteggiare le visualizzazioni di pagina del nostro sito. Erano circa 5mila in un mese, un buon inizio, ma nulla di che. Oggi sono stabilmente mezzo milione: non ci avremmo scommesso un penny, siamo i primi ad essere stupiti”.
Eppure la formula ha risposto ad un’urgenza che, fino ad oggi, non era stata intercettata da nessuno. Fare storytelling sul calcio inglese, affondare mani e cuore nelle tasche dei ricordi, divulgare ed emozionare. In poco tempo i social impennano (33 mila fan su Fb e milioni di interazioni mensili), nasce un merchandising, arrivano inviti da Festival, radio e tv. I tre toscani però non hanno dimenticato il progetto iniziale: così, ad un anno esatto di distanza, esce il primo libro di Storie di Premier, “Box to Box“.
Un viaggio a tutto campo tra le maglie del calcio più amato dagli italiani, che racchiude le storie più amate sul sito e dieci inediti, per oltre 300 pagine. Un libro scritto da appassionati per gli appassionati: aneddoti, icone, viaggi e curiosità, per celebrare al meglio un mondo – ed un’epoca – che continuano a farci sognare profondamente.
“Il calcio ha significato troppo per me, e continua a significare troppe cose. Dopo un po’ ti si mescola tutto in testa e non capisci più se la vita è una merda perché l’Arsenal fa schifo, o viceversa” dice Paul Ashworth, il protagonista di Febbre a 90°, libro cult di Nick Hornby. Già: il calcio diventa un pretesto totalizzante, una piccola matrioska per raccontare un mondo più ampio ed intrigante. Musica, film, usanze, credenze, le storie che si collocano oltre il campo. Di Paul Ashworth, si scopre, ne esistono a migliaia. Ed hanno tanta fame.
Il libro ha ricevuto la prefazione di Emanuele Corazzi, oggi Executive Producer di DAZN e per anni presenza fissa sui campi della Premier. Uno zaffiro pregiato, il suo: il racconto dell’annata lavorativa trascorsa a Leicester, quando Claudio Ranieri riuscì in un’impresa impossibile.
Passione, dedizione feroce e tanta voglia di condividere tutto con una comunità più grande, che assomiglia molto ad una famiglia allargata. Perché a volte, da dove vieni, diventa una domanda secondaria. Anche se, nel caso tu provenga dalla Toscana, probabilmente il tuo intuito irriverente ti sospingerà.