– Francesco Fasulo –
Rieccolo. I 25 lettori si chiederanno il perché stiamo scrivendo di Paolo Rossi. Nato e vissuto in Toscana. Questo fatto giustificherebbe le solite poche righe. Tutta la retorica del mondo per descrivere il simbolo italiano di un’epoca. Conosciuto come tale anche al confine tra Brasile, Paraguay e Bolivia (Pantanal), dove una guida indigena mi chiese, tra la visione di un anaconda e di un formichiere gigante, se lo conoscessi. Se lo ricordava lui… aveva fatto piangere i brasiliani quando “novello Lazzaro” era uscito dal sepolcro in cui era stato relegato e aveva distrutto le certezze di TELESANTANA e della sua banda di fenomeni.
Da Venditti viene citato in una canzone insieme a Pelé, Paolo Rossi era un ragazzo come noi. Per questo da oggi insieme ad altri pochi assurge a mito. Personale e collettivo. Il mito di un’Italia felice. Quella della mia infanzia all’isola d’Elba tra polpi, sterpi e gol Mundial. Bona Ugo!