– Tommaso Giacomelli –
Il nuovo anno riprende con il classico derby dell’Appennino contro il Bologna, dopo la sbornia di euforia per la vittoria con la Juventus. Il tre a zero rifilato alla Vecchia Signora poteva essere il punto di partenza per cominciare bene il 2021 per i viola, ma così non è stato. La Fiorentina ha mostrato i soliti vecchi problemi: poca concretezza, incapacità di calciare verso la porta avversaria e un ritmo di gioco troppo blando per impensierire i rossoblu.
Prandelli conferma in toto la formazione corsara di Torino, ad eccezione di Biraghi – squalificato – sostituito da Venuti sulla corsia sinistra. I Viola sembrano possedere ancora il fuoco sacro, l’ardore messo in campo a Torino, quando nei primi dieci minuti, fanno tremare il Bologna. Un mefistofelico Ribery, armato di giocate velenose, e un Vlahovic volenteroso e fermato solo dal palo, hanno illuso sulle aspettative circa l’andamento della partita. Di fronte a una Fiorentina arrembante, sembra che il castello messo su da Mihajlovic per il suo Bologna, possa venir giù in qualsiasi momento, ma gli uomini di Prandelli si sciolgono presto, come neve al sole. Gli emiliani escono alla distanza e prendono il comando del gioco, dominando con una tattica sparagnina e impensierendo Dragowski in vari frangenti. Il portiere polacco, infatti, è abile a sventare due grosse minacce portate avanti da Palacio. Il primo tempo termina così, con un profondo grigiore per la Fiorentina.
Nella seconda frazione di gara è il solo Ribery che canta e porta la croce. Il francese è l’unico in grado di far del male ai rossoblu, ma non viene mai supportato dai compagni di squadra. L’inerzia della partita sembra cambiare quando scendono in campo Bonaventura, Lirola e Kouame. Tre cambi che danno vivacità, anche se tuttavia i gigliati non trovano mai la via della porta. L’arrembaggio finale è totalmente sterile, così al triplice fischio di Orsato, la partita si congeda con un anonimo 0 a 0. Erano 37 partite che il Bologna non portava a casa un pareggio a reti inviolate, mentre la Fiorentina prosegue il suo percorso con il terzo X consecutivo tra le mura amiche.
Inutile dire che si tratti di un corposo passo indietro rispetto alla sontuosa partita contro la Juventus, Prandelli questa volta poteva osare qualcosa di più. Il suo 3-5-2 con gli esterni bloccati è stato ben imbrigliato dalla ragnatela di Mihajlovic, abile a prendersi un prezioso pareggio in trasferta. I cambi del mister di Orzinuovi sono stati brillanti, ma tardivi. Passi indietro per Vlahovic, rimasto all’asciutto e mai realmente in partita ad eccezione dei primissimi minuti. Quindi la Fiorentina sale a 15 punti, restando ancorata alla zona calda. La prossima sfida sarà contro la Lazio nel giorno di Befana, Prandelli e i suoi uomini proveranno un nuovo colpo in un giorno di festa, per smuovere una classifica che continua a essere pericolosamente deficitaria.
Tommaso Giacomelli