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Cascina, picconata al “prima gli italiani” sulle case popolari. Ceccardi: “Vergogna”

- Politica
11 Gennaio 2021

L’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi dopo l’ultima battaglia che l’ha vista soccombere alle elezioni Regionali della Toscana, torna a occuparsi del luogo dove tutto è iniziato, Cascina, il comune che ha strappato alla sinistra, nel 2016, e governato per tre anni, prima di entrare al Parlamento di Strasburgo. Ceccardi non ha preso bene una delle primissime iniziative adottate dalla giunta di centrosinistra in materia di assegnazione delle case popolari: la decisione di far saltare la scelta di privilegiare i cittadini italiani nell’assegnazione delle abitazioni. Ecco cosa ha dichiarato la Ceccardi sui propri canali social: Prima gli italiani? Non più. La giunta di sinistra a Cascina getta la maschera. Cancellando i nostri regolamenti sulle assegnazioni delle case popolari che avevano fatto scuola in tutta Italia e sono poi stati adottati da molti comuni di centrodestra vedremo tornare nelle graduatorie delle case popolari il 70% di stranieri contro un 30% di italiani. È pazzesco che si dica che il comune farà successivamente controlli sulla veridicità delle domande perché è impossibile. L’unico modo per fare controlli seri è chiedere allo straniero la certificazione patrimoniale in originale dello stato di provenienza in fase preventiva all’assegnazione. Se hai la casa all’estero non hai diritto ad avere una casa qua. È un criterio sacrosanto di giustizia ed equità. La sinistra non è giusta, è ideologica. Vorrei proprio sapere che cosa diranno a quegli italiani che dopo anni finalmente sono entrati in graduatoria grazie ai nostri regolamenti e ora si vedranno scavalcati da stranieri grazie al regolamento della sinistra.

Non si fa attendere la replica del sindaco di Cascina, Michelangelo Betti, (Pd), che in una nota spiega la posizione della propria amministrazione: “Ravvedo un encomiabile coraggio nei leghisti, a Cascina e in Europa. Son passati circa tre mesi da una sconfitta che ha spazzato via l’idea che esistesse un ‘Modello Cascina’ di marca ceccardiana, gli elettori hanno cancellato un’esperienza amministrativa che hanno ritenuto fallimentare e Susanna Ceccardi, protagonista di quella stagione, torna inaspettatamente a dedicarsi a Cascina. A chiacchiere, come al solito, e senza approfondire, come al solito. Vorrei solo introdurre due quesiti per l’eurodeputata. Si mostra scandalizzata per le previsioni di modifica dei regolamenti, ma ritiene pensabile che il centrosinistra, che ha sfiorato il 60% al voto di ottobre, si metta alla guida dell’amministrazione di Cascina per proseguire le politiche della Lega? Sostiene di aver fatto scuola in tutta Italia, ma non si è accorta di quanto questa ‘scuola’ sia stata smontata dalla legge?  Viene comunque il dubbio – prosegue Betti – che dopo la batosta elettorale regionale sia soprattutto in cerca di nuove battaglie per una visibilità in declino. In questo caso però non pare aver neppure approfondito la lettura della notizia. Nell’arco del 2021 l’amministrazione comunale cascinese prevede di modificare i regolamenti in materia di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, da un lato seguendo la legge e cercando di evitare ricorsi, dall’altro cercando di eliminare la disparità di trattamento tra cittadini in stato di bisogno. Al momento non abbiamo ancora redatto il regolamento, ma linea operativa è presente nel programma di mandato del centrosinistra. Riteniamo che sulle case popolari l’amministrazione di destra abbia fomentato ad arte una guerra tra poveri con lo slogan ‘Prima di italiani’. La legge della Regione Toscana dice invece ‘prima chi ha diritto’ e dà tutti gli strumenti per controllare che gli assegnatari delle case popolari non abbiano altri immobili di proprietà e che rientrino nei limiti di reddito previsti: vale per tutti. Si tratta di lavorare per amministrare il Comune – conclude il sindaco del Pd – un aspetto che non è parso il punto di forza dei tre anni da sindaca di Ceccardi. In ogni caso spero che queste informazioni arrivino anche alla senatrice aretina Tiziana Nisini, che pare molto interessata all’amministrazione cascinese”.

L’assessore al Sociale del Comune di Cascina, Giulia Guainai, sulla propria bacheca Facebook afferma che “l’uguaglianza sostanziale prevede un impegno attivo politico, sociale ed economico su cui è fondamentale concentrarsi per rimuovere tutti gli ostacoli che minano la libertà e il pieno sviluppo della persona umana”. E dalle colonne de La Nazione aggiunge che “l’elaborazione del nuovo bando terrà conto della necessità di eliminare le disposizioni discriminatorie verso gli stranieri previste dal precedente bando. In particolare delle norme che richiedevano l’esibizione della certificazione di non possidenza di immobili ad uso abitativo ubicati all’estero. Questo requisito, così come disciplinato dalla legge regionale, non può né deve essere escludente in fase di presentazione della domanda. Spetterà invece al Comune effettuare le idonee e necessarie verifiche in fase di assegnazione”.

Sulla vicenda interviene anche Dario Rollo, consigliere comunale dell’opposizione (Valori e Impegno Civico) ed ex sindaco reggente dopo l’addio della Ceccardi (poi presentatosi alle elezioni con una propria lista, contro il candidato del centrodestra). “Quando dico che questa nuova amministrazione va avanti solo a spot ideologici e ignora gli aspetti amministrativi, ecco l’ennesima dimostrazione – scrive Rollo su Facebook -. Innanzitutto hanno bloccato l’iter per la nuova graduatoria per alloggi popolari (sono mesi e non hanno fatto nulla di concreto se non utilizzando risorse e lavoro avviato dalla passata amministrazione!). Inoltre quali controlli farà il comune? Ma questi personaggi della giunta lo sanno che i data-base di molti paesi extracomunitari non sono collegati ai nostri ed è impossibile effettuare controlli se non passando dalle richieste alle ambasciate o consolati? E se non ci sono MOU (Memorandum of Understanding) tra i Paesi, i funzionari stranieri non hanno nessun obbligo a fornire i dati. Il Pd (& compagni) incentivano all’illegalità oltre a non rispettare le leggi vigenti nella Repubblica Italiana. Altro che democratici… Prendete solo in giro i cittadini. Ecco la verità!

Questa immagine, con relativo slogan, è stata pubblicata da Susanna Ceccardi sulla propria bacheca Facebook

 

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Giornalista.

3 Commenti
    andrea getto

    sono totalmente d’accordo, ci sono italiani che dormono per strada ma non e’ remunerativo metterli nei 4 stelle con spacciatori e nullafacenti neri…e ora di BASTA !!!!!!!

    lorenzo

    tra tanti apericena ha pure trovato il tempo di dire qualcosa <?? PS di italiani con figli a carico che dormono per strada..mai sentito parlare..di gente che vuole avere una sua vita alternativa..questa e' altra storia..come altra storia quella dei padri separati..che devono SEMPRE abbandonare la casa alla moglie .. molte volte anche nel caso la colpa della separazione sia della moglie

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