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All’asta lo storico marchio di cucine Del Tongo, legato anche al mondo delle bici

- Economia
19 Gennaio 2021

Tre anni fa la sofferta chiusura delle attività e il fallimento. Fra pochi giorni il marchio Del Tongo, l’azienda di cucine indissolubilmente legata al ciclismo, sarà messo all’asta: si potrà portare a casa con poco più di 177mila euro. Un bel ribasso considerato che il valore di base del marchio dell’azienda di Tegoleto, nel comune di Civitella in Valdichiana (Arezzo), era stato indicato dai periti a 560mila euro. Il giorno della vendita è fissato al 26 febbraio. Quel giorno sapremo se qualcuno avrà deciso di investire per portare a casa un nome che ha fatto la storia in un settore importante.

L’azienda nasce nel lontano 1954 grazie all’intuito e alla caparbietà di due fratelli, Pasquale e Stefano Del Tongo. Mettono in piedi un mobilificio, con il loro marchio, e anno dopo anno conquistano fette di mercato sempre più importanti, cavalcando il desiderio degli italiani di possedere una moderna e completa cucina componibile per la propria casa. Del Tongo raggiunge l’apice del successo grazie ad alcune brillanti sponsorizzazioni legate al ciclismo. Siamo nel 1982 è la squadra del campione Giuseppe Saronni:  Giro d’Italia, Mondiale di ciclismo, la Milano-Sanremo… Saronni vince tutto e la Del Tongo, sulle mitiche maglie di color giallo, è con lui.  Biciclette da corsa Colnago e cucine, un matrimonio indissolubile e di successo. Altri grandi campioni che hanno vestito i colori della Del Tongo: Franco Chioccioli (Giro d’Italia 1991), Giovan Battista Baronchelli e Mario Cipollini.

La Del Tongo va per la prima volta in crisi intorno agli anni Duemila, con la crisi del mercato a cui si unisce, più tardi, una grande commessa con la Libia che salta nel 2009: si trattava di arredare gli hotel di tutto il Paese. Dopo il grande sforzo fatto per prepararsi a quella enorme sfida, l’affare definitivamente sfumato (dopo la caduta di Gheddafi) crea un danno enorme all’azienda. Poi, nel 2018, il fallimento. L’azienda da alcuni anni operava in “concordato di continuità”, la proprietà continuava a gestirla affiancata da alcuni commissari che vigilavano.

All’asta, oltre al marchio, c’è anche il grande capannone dove venivano prodotte le cucine. Si era partiti da venti milioni di euro, ma nessuno si è fatto avanti sino ad ora. A tal proposito si terrà una nuova asta. Sino ad ora sono stati venduti i macchinari e alcuni avanzi di magazzino. In vendita anche i brevetti, frutto dell’ingegno tutto italiano che tanta fortuna aveva portato all’azienda aretina. Tutti i soldi ricavati andranno ai creditori della Del Tongo.

Cartolina illustrativa in vendita su eBay

 

 

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