– Tommaso Giacomelli –
Il 16 febbraio 2020, allo stadio Marassi di Genova, si disputò la partita tra Sampdoria e Fiorentina. La gara si concluse con un perentorio 5 a 1 per i gigliati, grazie alle doppiette di Vlahovic e Chiesa, condite dall’autogol di Thorsby. Sugli spalti erano presenti oltre 20.000 tifosi, compreso un nutrito gruppo di supporters viola. Quella fu l’ultima volta che Sampdoria e Fiorentina hanno giocato davanti al pubblico a dare colore nelle curve. Esattamente un anno dopo è andato in scena lo stesso match, ma con un esito nettamente diverso. La Sampdoria di Claudio Ranieri ha vinto 2 a 1, grazie a un cinismo impeccabile e a una certa aggressività, mentre un silenzio assordante riempiva lo stadio vuoto. Il mister romano, ex Viola, continua la sua striscia positiva contro la sua vecchia squadra. La Fiorentina di Cesare Prandelli perde un’altra gara fondamentale, stavolta tradita da un paio di sviste difensive davvero sanguinose.
Il tecnico di Orzinuovi si è affidato a una formazione inedita, composta da due punte (Vlahovic e Kouame), da Pulgar in cabina di regia al posto dello squalificato Ambrabat e con il trio difensivo Pezzella, Milenkovic e Quarta. Non si può dire che non sia mancato il piglio, né tanto meno il gioco, stavolta la Fiorentina in maglia rosso crociata è caduta a causa delle sue amnesie. Sul primo gol l’incomprensione tra Dragowski e Vlahovic è costata il vantaggio di Keita Balde, mentre sul raddoppio dell’ex Quagliarella (che ha nella Fiorentina una delle sue vittime preferite), Pezzella devia quel tanto che basta il tiro dell’attaccante blucerchiato per il definitivo gol del 2 a 1. Nell’intermezzo c’è stato il gol di Vlahovic, convalidato dopo attimi di tensione tra gol Line-technology e Var Room.
Lo specchio di questa partita è stato il colpo di testa finale di Milenkovic, finito a pochi centimetri dalla porta di Audero. La Fiorentina è arrivata più volte alla conclusione sfiorando il gol in varie occasioni, ma è sempre mancato quel centimetro, quello che serve per vincere. Forse Prandelli avrebbe potuto mandare in campo forze fresche ben prima di quanto abbia fatto, ma chissà se sarebbe bastato. Alla fine questo zero in trasferta pesa moltissimo, la Fiorentina resta ancorata al quindicesimo posto a 22 punti. Sono soltanto 6 i punti guadagnati lontano dal Franchi, di cui la metà provengono dalla storica trasferta vittoriosa con la Juventus. Un ruolino da retrocessione.
Il prossimo match contro lo Spezia sarà determinante per capire quale sentiero dovrà calpestare la Fiorentina nel suo proseguo della stagione, se quello di una continua sofferenza o quello di una più tranquilla posizione di centro classifica. Fatto sta che lo Spezia di Italiano spaventa e non poco, con gli ex Saponara e Agudelo che hanno fatto a fette il Milan nell’ultimo scontro. Serviranno grinta e fortuna, ma soprattutto una dose in più di concertrazione.
Tommaso Giacomelli
Foto: Tano Pecoraro, LaPresse (ilGiornale.it)