Tra gli antichi tesori di Pisa c’è anche un Grifone in bronzo di manifattura islamica, un animale di fantasia con zampe di felino, testa e ali di uccello, conservato al museo dell’opera del Duomo. Con molta probabilità risale alla vittoria della Repubblica marinara di Pisa alle Baleari contro i Saraceni (1113-1115): con la sua doppia natura di felino e uccello richiama la duplice natura di Cristo, umana e divina. Secondo alcuni storici simboleggia la vittoria della fede sui non cristiani. Proprio per l’estrema importanza che gli si attribuiva il Grifone era stato posto sopra l’abside del Duomo, la zona considerata più sacra dell’edificio (in corrispondenza con il presbiterio e l’altare maggiore) e lì è rimasto per secoli, fino al 1828, quando trovò riparo nel Museo Civico allestito nelle gallerie del Camposanto monumentale. Quella che possiamo ammirare oggi è una copia fedele all’originale, che nel 2015 ho sostituito quella in cemento posizionata nel 1934.
Gran parte del fascino del Grifone risiede proprio nella simbologia: è un emblema della dimensione marittima della Pisa medievale, indiscusso ponte tra Oriente e Occidente, in grado di unire sponde diverse del Mediterraneo. Del misterioso e affascinante Grifone giovedì 18 febbraio alle ore 17.00 parlerà la professoressa Anna Contadini, docente nella School of Oriental and African Studies (Università di Londra), dove insegna Storia dell’arte islamica. Si tratta del terzo appuntamento con i Nuovi “miracoli” nel Museo dell’Opera del Duomo di Pisa.
Per poter assistere alla conferenza bisogna collegarsi al sito internet dell’Opera della Primaziale Pisana www.opapisa.it e registrarsi nella pagina dedicata all’evento.
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