Le storie a lieto fine che leggiamo sui giornali sono sempre troppo poche, specie quando hanno a che fare con il mondo dei social network. Ecco che quando se ne trova una è giusto e doveroso raccontarla bene, perché non sono solo le storie tristi e le disgrazie che meritano l’attenzione della cronaca. Veniamo ora ai fatti…
Nei giorni scorsa una ragazzina di Firenze di dodici anni tramite i propri genitori ha fatto una segnalazione alla Polizia postale, dicendosi preoccupata per le sorti di una ragazza, anche lei minorenne, che aveva conosciuto in chat e che le aveva detto di vivere in Francia. Le due avevano iniziato a parlare (in inglese) e a conoscersi un po’, sia pure solo in modo virtuale, finché era nata un’amicizia. La ragazza francese si è aperta ed ha comunicato alla sua amica il proprio forte disagio familiare. L’italiana si è subito attivata cercando di starle vicina, con le parole e soprattutto l’ascolto. All’improvviso, però, dopo due mesi di scambi di messaggi, sempre via social, la comunicazione si interrompe. Così, senza un apparente motivo. Dopo tre giorni e un’attenta riflessione la ragazzina italiana, con la propria famiglia, ai primi di febbraio ha pensato di segnalare il caso alla Polizia postale, che ha subito attivato i canali di cooperazione internazionale tra le forze dell’ordine. Nel giro di poco tempo la giovane francese è stata rintracciata, verificando che stesse bene e con l’intervento delle autorità competenti per prendersene cura.
Martedì pomeriggio il prefetto di Firenze, Alessandra Guidi, e il questore di Firenze Filippo Santarelli insieme alla dirigente del Compartimento Polizia postale toscana Alessandra Belardini hanno incontrato la ragazza fiorentina, accompagnata dalla madre. Le autorità hanno voluto e organizzato questo incontro per sottolineare l’importanza del comportamento tenuto dalla ragazza fiorentina, nella speranza che la sua sensibilità non passi inosservata, sottolineando che “essere vicini agli altri è una scelta sempre degna di essere fatta”.
Una storia come tante di un’amicizia nata sul web, che ancora va avanti tra le due ragazze. Una storia che insegna tante cose, non solo ai più giovani ma anche agli adulti: fare squadra è la strada vincente. E dimostra anche un’altra cosa: i social, sempre pieni di pericoli, possono essere anche una grande opportunità: un mezzo potentissimo in grado di accorciare le distanze e farci sentire meno soli, in tutti i sensi, anche nella realtà vera.
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