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Orina nel vicolo, tremila euro di multa

- Cronaca
10 Marzo 2021

Se passate in certe strade dei centri storici delle città sentirete l’odore inconfondibile dell’urina. A farla non sono solo i gatti o i cani ma anche l’uomo. Qualcosa di lontano dalla civiltà, specie se si superano certi limiti. Per questo ci sembra sensato che chi viene sorpreso a espletare i propri bisogni per strada venga sanzionato, com’è avvenuto a un uomo a Firenze.

“Un verbale da oltre 3 mila euro per un cittadino che ha orinato in una strada di Santo Spirito”, scrive il sindaco di Firenze Dario Nardella in un post sui social. “Ogni fiorentino – prosegue – deve prendersi cura della città ed è giusto che gesti vergognosi come questo siano sanzionati pesantemente. Firenze merita rispetto”.

L’episodio contestato è avvenuto in via de’ Coverelli, all’angolo con via del Presto di San Martino, pieno centro storico, un vicolo che è diventato un vero e proprio orinatoio, come segnalato da molti residenti disperati.  Chi frequenta (ora no, causa Covid) i bar della zona è solito utilizzare i vicoletti come vespasiani. A volte addirittura si vedono più persone intente a orinare a poca distanza l’uno dall’altro. Giusto fare la sanzioni, come dicevamo. Ci sia consentita, però, una breve riflessione: i bagni pubblici sono ormai spariti da decenni, salvo rarissimi casi. Non sarebbe il caso di rimetterli in funzione? Una persona che per mille ragioni ha bisogno di fare un bisogno e si trova lontano da casa, fuori da un locale, come deve fare?

Il termine vespasiano deriva dall’imperatore romano Tito Flavio Vespasiano, secondo quanto riportato da Svetonio in “Vite dei Cesari”: fu lui a sottoporre le latrine a tassazione. A pagare era i “fullones”, coloro che conciavano le pelli, che per ricavare l’ammoniaca raccoglievano l’urina. La frase “pecunia non olet” (il denaro non ha odore) sarebbe stata pronunciata proprio da Vespasiano, per rispondere alle critiche del figlio Tito, che lo rimproverava di aver messo una tassa (centesima venalium) sull’urina raccolta nelle latrine gestite dai privati.

Sono passati quasi duemila anni ma l’uomo, sotto alcuni aspetti, non pare abbia fatto molti progressi.

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

1 Commento
    Sergio

    Chi urina sulla macchina dei Carabinieri invece viene “asolto” dal magistrato perchè ritenuta una “bravata” ma viviamo in un Paese normale?.

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