Nella puntata di oggi del podcast What’s Up Tuscany parliamo di come la sensazione di un aumento progressivo dei furti in abitazione e, in generale, della microcriminalità potrebbe essere solo frutto della maggiore attenzione loro dedicata dai media o del fatto che molti dei colpevoli sarebbero ladri improvvisati. Per come la vediamo noi il fatto che siano molti più del solito i criminali arrestati dopo errori marchiani non è un caso, ma solo uno dei primi frutti della crisi derivata da un anno di lockdown a singhiozzo. Fateci sapere coma ne pensate nei commenti qui sotto o sui nostri profili social.
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Basta dare un’occhiata alla cronaca locale per rendersi conto di come il numero di furti in casa sia aumentato nelle ultime settimane. Proprio quando ci si aspetterebbe una riduzione, visto che siamo tutti costretti a passare gran parte delle nostre vite tra le quattro mura domestiche, il fenomeno sembra in aumento. A far preoccupare, inoltre, il fatto che molti criminali prendano di mira le persone anziane, giungendo a rapinarle mentre sono in casa, come successo qualche giorno fa a Pisa. Due coniugi ottantenni stavano guardando la televisione in salotto quando si sono accorti di un rumore forte e cupo proveniente dalla camera della loro abitazione. Quando Romano Paliani, colonnello in pensione della Guardia di Finanza, ha provato a vedere cosa fosse successo, si è accorto che i ladri lo avevano chiuso in salotto. I ladri avevano nel frattempo scardinato la pesante cassaforte da un armadio a muro, dopo aver tagliato le inferriate della finestra della camera da letto. Ladri sicuramente improvvisati, visto che non sono riusciti a portar via la cassaforte dalla finestra, ma solo ad arraffare qualche oggetto di valore dai cassetti, prima di scomparire prima dell’arrivo dei carabinieri. A Santa Lucia, piccolo comune vicino a Prato, rientrare a casa non è servito ad evitare agli abitanti di una villetta in via Bologna di essere rapinati. I malviventi, a volto coperto e con un accento dell’Est Europa, hanno estratto una pistola, procedendo poi a rapinare la famiglia con calma. Tutti episodi singoli, ma che danno l’impressione di un ordine pubblico in costante deterioramento.
I furti, ovviamente, non si limitano alle abitazioni ma sembrano colpire ovunque, senza logica. Particolarmente colpite le zone industriali: a Grosseto c’è un’azienda che produce caschi da moto che ha subito quattro furti in quattro mesi, sei nell’ultimo anno. Furti che non sembrano opera di professionisti, visto che mettono a soqquadro tutto per cercare di arraffare il possibile. Il bottino è quasi sempre misero, visto che gran parte delle ditte fanno movimenti principalmente per via telematica. I danni, invece, si contano in migliaia e migliaia di euro. Altre volte i furti sono ancora più odiosi e personali, come quelli denunciati a fine febbraio nel cimitero di Chiesanuova, in provincia di Prato. Si attaccano a tutto, fiori, vasi, accessori, che poi rivendono online. Le famiglie sono ovviamente sconvolte, anche se gli amministratori locali affermano che si tratterebbe di casi isolati.
Come la vediamo noi? La sensazione è che lo stillicidio di crimini, piccoli e grandi, sia in continuo aumento e che a crescere siano soprattutto furti e rapine improvvisate, evidentemente effettuate da chi non è del mestiere. D’altro canto è perfettamente possibile che questo sia solo frutto del lockdown, dell’aumento dei controlli e del fatto che buona parte degli eventi più leggeri che solitamente riempiono le pagine dei giornali siano stati annullati causa Covid. Possibile che le notizie di aggressioni, bombe ai parchimetri, tentate rapine in villa trovino spazio visto che, nonostante tutto, le pagine vanno comunque riempite. Possibile anche che questa sensazione corrisponda alla realtà e che sempre più persone “normali”, colpite duramente dalla crisi, siano state spinte a darsi al crimine – con risultati per lo più modesti. Troppi casi di ladri maldestri, spacciatori improvvisati, truffatori beccati con le mani nel sacco.