Nei giorni scorsi si è parlato di concorsi truccati per le cattedre dell’università di Firenze (e non solo), con 39 persone indagate. Piazzando alcune cimici negli uffici del rettorato gli inquirenti hanno ricostruito le dinamiche di quello che sembra, a tutti gli effetti, un “sistema” in grado di condizionare l’assegnazione delle cattedre. Coinvolto anche il medico personale del Papa e i docenti di diversi atenei italiani, Milano, Bologna, Torino e Brescia. A far partire l’indagine è stata una lettera anonima, recapitata alla procura di Firenze. “Sono un accademico di medicina di Careggi, penalizzato ed escluso dalla ‘mafia dei baroni‘ che da anni decide vita e morte di una classe di medici. Medici che accettano di buon grado, in un silenzio omertoso, sperando dopo anni di ossequi, di coronare il loro sogno mediocre universitario: avere una cattedra!”.
Gli inquirenti hanno iniziato a indagare, incuriositi dall’estrema precisione della segnalazione-denuncia. Nelle due pagine della missiva anonima, infatti, erano elencati undici concorsi con tanto di previsione dei “vincitori”. Ebbene, su undici ben nove hanno effettivamente vinto il concorso. Una previsione talmente precisa da non poter essere solo il frutto del caso. La denuncia parlava di vincitori già individuati/scelti “prima che le commissioni (esaminatrici, ndr) fossero insediate”. Concorsi fatti su misura, quindi, secondo l’anonimo segnalatore tutti “caratterizzati da bandi profilati atti a facilitare un vincitore che nel 90% dei casi è un interno, spesso unico candidato presente”.
La Guardia di Finanza si è messa subito a indagare, coordinata dalla procura, per verificare se quel testo fosse il frutto di un mitomane oppure contenesse fatti concreti. Nessuna fantasia: nove persone (sulle undici indicate) hanno effettivamente vinto il concorso. In una frase il professore anonimo che ha fatto partire l’inchiesta quasi si scusa per il suo mancato coraggio nel mostrarsi pubblicamente: “So che l’anonimato non è il massimo, ma non tutti hanno la forza di seguire strade giudiziarie”.
Ma quando è arrivata in procura questa segnalazione? Ottobre 2019. In quel periodo c’era già un’inchiesta in corso. Il lavoro si è allargato, esaminando altri concorsi, incrociando nomi (candidati ed esaminatori), studiando attentamente i bandi. Alla fine la procura di Firenze ha ipotizzato il reato di associazione per delinquere finalizzata all’abuso di ufficio e corruzione. Per otto dei 39 indagati, compreso il rettore Luigi Dei e il direttore generale di Careggi Rocco Damone, è stata chiesta l’interdittiva.
Centinaia la conversazioni telefoniche intercettate. In una di queste il rettore Luigi Dei, parlando con un professore fiorentino, se,bra raccomandare prudenza: “C’è fior fior di inchieste della magistratura… cioè sono concorsi questi… Ma ti immagini se si va a dire che si fa un concorso e si sa già chi viene”.
Concorsi truccati non è certo una cosa per cui dovremmo sorprenderci, semmai è una “regola” consolidata da decenni solo che nessuno ha mai voluto affrontare la spinosa questione e non mi riferisco solo al concorso in argomento ma la “Sistema Italia”. Serve chiarezza e trasparenza ma bisognerebbe volerlo.
Capirai, hanno coperto l’acqua calda! Tutti i concorsi universitari sono così, da decenni.
Parlate del San Martino??
se ne sono accorti dopo 75 anni? secondo voi per che l’italia è quello che è diventata e i veri bravi scappano all’estero?
Dove mettono le mani i sinistri, trasformano tutto in merda. E non solo nell’Universitá. Stanno peggio messi mella Giustizia. Lí hanno toccato il fondo del barile.
Deve essere la stessa universita’ dove insegna Conte, tanto per non smentirsi.
Di che vi meravigliate? In puglia nella Asl di Brindisi è successo di peggio. Qualche settimana fa sono state fatte le nomine per il coordinamento, una concorrente, che da ben 3 anni portava avanti le funzione di ben 3 postazione di caposala è stata esclusa , al suo posto sono stati “piazzate” tre persone con una valutazione palesemente INFERIORE. A nulla è servito le diverse segnalazioni , anche pubbliche, e persino l’intervento di un legale. NESSUNO si è fatto sentire. Solo OMERTA’.