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Covid, la Toscana torna rossa

- Cronaca
26 Marzo 2021

Con un indice di contagio di 251 su 100mila abitanti (la soglia massima è di 250) da lunedì mattina 29 marzo la Toscana diventa zona rossa. L’annuncio è arrivato durante la riunione settimanale del Ceps, il Comitato per l’emergenza e la prevenzione scolastica, a cui hanno preso parte anche gli assessori regionali al diritto alla salute e all’istruzione, Simone Bezzini e Alessandra Nardini, con sindaci, prefetture, unità sanitarie locali e Province collegati in videoconferenza. La Toscana rimarrà in zona rossa almeno fino a martedì 6 aprile, giorno in cui scade il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che disciplina la materia.

“Questa restrizione – ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – fa sì che anche gli studenti toscani debbano stare a casa con tre giorni di anticipo rispetto alle tradizionali vacanze pasquali. Vedremo poi come andranno i dati ad inizio di aprile per capire se riusciremo a tornare in zona arancione, così come è avvenuto dal 1 gennaio ad oggi, periodo in cui ci siamo alternati tra l’arancione e il giallo. Confido che la crescita del numero delle vaccinazioni, ormai sopra le 570.000 e sopra l’88% delle dosi ricevute e somministrate, un dato che è superiore alla media nazionale, ci aiuti a tornare in arancione”.

I dati

In Toscana sono 188.800 i casi di positività al Coronavirus, 1.527 in più rispetto a giovedì 25 marzo (1.472 confermati con tampone molecolare e 55 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,8% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,7% e raggiungono quota 156.354 (82,8% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 15.093 tamponi molecolari e 10.957 tamponi antigenici rapidi, di questi il 5,9% è risultato positivo. Sono invece 10.688 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 14,3% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 27.226, +1,7% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.730 (3 in più rispetto a ieri), di cui 257 in terapia intensiva (stabili). Si registrano 22 nuovi decessi: 9 uomini e 13 donne con un’età media di 84,5 anni.

La polemica si infiamma

“La Toscana in zona rossa è la prevista conclusione di una settimana nella quale è emersa tutta la superficialità della Giunta regionale”, tuona Stefano Mugnai, vice presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati. “Ma questa nuova drammatica notizia è anche l’inevitabile conseguenza di una campagna vaccinale fantozziana, fallimentare, assurda e autolesionista. Una cosa da assoluti incompetenti: addirittura abbiamo dovuto capire che anche solo pretendere che sappiano fare di conto è chiedere troppo”.

“La Toscana sarà in zona rossa da lunedì grazie a chi guida la nostra Regione: il presidente Giani per primo”, afferma Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale. “Non smette di stupire la totale inadeguatezza dei vertici regionali. È una beffa per tutti i toscani passare nella zona con più restrizioni a causa di un errato conteggio dei contagi da parte della Regione. I commercianti che rimarranno chiusi per i prossimi 15 giorni devono ringraziare solo il presidente Giani che continua a far rimanere al loro posto personaggi del tutto incompetenti nel gestire questa delicata situazione”.

“Piove sul bagnato”, scrive in una nota il consigliere regionale della Lega Marco Landi. “La Toscana è in zona rossa, probabilmente perché nel momento opportuno non sono state prese le decisioni necessarie a un’inversione della rotta. Apprezzo la trasparenza del presidente Giani nel riconoscere l’errore informatico che ieri lo aveva portato a dire che saremmo rimasti in zona arancione. Così purtroppo non è”.

Il malumore è forte tra le categorie produttive. “È incredibile che per un mero errore di calcolo la Toscana scivoli in pochi minuti in zona rossa – afferma Luca Tonini, presidente di Cna Toscana – con conseguenze pesantissime per le imprese e l’economia locale, che già con le attuali restrizioni erano costrette a fare i conti con cali di fatturato che sfioravano l’80% o il 90% per certe filiere come quella del turismo o della ristorazione. Ci siamo già giocati la Pasqua, in un momento nel quale dovevamo iniziare a vedere i primi effetti della campagna vaccinale – aggiunge Tonini. – Invece i vaccini procedono a rilento e ci troviamo a fare i conti con nuove e pesanti restrizioni. Così non è possibile andare avanti. Siamo riusciti ad ottenere ristori per l’artigianato artistico, grazie ad una proficua collaborazione con la Regione, ma con la nuova zona rossa appena ufficializzata rischiamo di azzerare quanto di buono fatto finora, dovendo chiedere nuovi sostegni. È arrivato quindi il momento di mettere in campo tutte le risorse a disposizione, perché le famiglie sono in ginocchio e con la cassa integrazione che non arriva con regolarità, la situazione si aggrava ulteriormente”.

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Giornalista.

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