In un articolo sul settimanale Toscana Oggi in uscita questa settimana lo statistico e demografo Roberto Volpi lancia un grido d’allarme, condito da numeri e proiezioni: il numero dei morti è il doppio di quello dei nati in Toscana. Tra il 2019 e il 2020 sono nati 45.785 bambini e sono morte, invece, 91.812 persone. Numeri impressionanti che inducono a riflettere. Ma non era, la Toscana, una terra ideale dove vivere? Se è così, perché nascono così pochi bambini?
Volpi spiega che il dato è da imputare “almeno in parte alla super mortalità da pandemia. Ma solo in piccola parte”. Ciò che più spaventa è che in Toscana si nasce sempre meno. E continuando così “quella toscana è una popolazione destinata all’estinzione”. Epilogo triste che però non è così lontano come si potrebbe immaginare. Non stiamo parlando, infatti, di millenni, ma di due secoli. “La partita si gioca ora – incalza Volpi -. La politica nonostante l’assegno unico fino a 250 euro mensili a figlio per tutto il tempo della minore età non ha fin qui dimostrato di volerla o saperla giocare come necessiterebbe”.
Anche i dati relativi alla popolazione scolastica evidenziano la gravità del problema. Gli ultimi dati a disposizione (1/1/2020) evidenziano che in Toscana a scuola sono impegnati 449.651 abitanti, pari al 12,2% della popolazione complessiva (3.692.555 abitanti). Se guardiamo al dato nazionale la popolazione compresa tra 0 e 14 anni è pari al 13% degli abitanti, mentre in Europa è il 15,1% nell’Ue. “Con questi valori – rileva Volpi – aule ed edifici scolastici sono destinati a svuotarsi presto”.
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