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Il Vernacoliere prende di mira la Meloni. Critiche da destra e sinistra

- Politica
1 Giugno 2021

Il Vernacoliere, si sa, prende di mira tutti. Stavolta è toccato a Giorgia Meloni. “Invasione di ‘azzi di mare! Sono neri, grossi e crandestini!” Il giornale satirico livornese dedica la prima pagina all’invasione dei migranti denunciata da Fratelli d’Italia, con gli ormai famosi sbarchi via mare. Sin troppo chiara l’allusione sessuale, con la Meloni che esorterebbe le “sorelle d’Italia” ad agguantarli sul bagnasciuga.

Sulla copertina (e sulla locandina) sono piovute diverse critiche, come si legge sul Tirreno non solo dal centrodestra. Andrea Romiti, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, punta il dito contro “la sinistra del politicamente corretto, le paladine femministe, i censori del disegno di legge Zan, tacciono se le offese ‘sessiste’ sono invece rivolte alle donne che votano un partito di destra”. Libera Camici, assessore dem di Livorno alle Pari opportunità, osserva che “il sessismo è trasversale, non c’entra niente essere di destra o di sinistra. In questo caso si confermano luoghi comuni e una cultura maschilista che vede le donne come oggetti o macchiette sessuali”.

Il direttore del Vernacoliere, Mario Cardinali, respinge le accuse al mittente e replica in questo modo: “Questa è satira, una satira che veicola un’opinione critica e non battute fini a se stesse. Locandina e vignetta accompagnano un articolo in cui, prendendo spunto grottesco dai cazzi di mare (in italiano oloturie), ci si riferisce satiricamente al comportamento di Fratelli d’Italia e Meloni che invocano il blocco navale contro i migranti, ossia di fatto chiedono di mettere a rischio la loro vita, in nome della Patria e della nostra tradizione cristiana, ora minacciate dall’invasione delle oloturie. L’uso di riferimenti sessuali fa parte del vernacolo livornese, dei nostri proverbi, è così che ridiamo noi”. E all’accusa di sessismo risponde così: “A parte che il sessismo non è un reato, mi sembra che in tutto questo politicamente corretto ci sia una grande ipocrisia di sistema, mentre nessuno si indigna davvero per le posizioni della Meloni che non rispettano la vita umana. La mia satira è anche impegno sociale”.

Comunque la si pensi il Vernacoliere ha fatto centro, riuscendo, ancora una volta, a far parlare di sé. Un altro politico preso di mira, Matteo Salvini, l’ha presa talmente bene da scrivere, su Facebook, questa frase, pubblicata a commento della penultima locandina del giornale: “Adoro il Vernacoliere! Viva l’ironia e l’autoironia, la satira e la libertà contro ogni censura”.

Foto: Vernacoliere

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Giornalista.

17 Commenti
    Davide

    Sicuramente una vignetta di gusto decisamente pessimo a dir poco… e poi vorrei dire al direttore Cardinali di accollarsi lui il mantenimento di chi entra clandestinamente in Italia, oltre ad assumersi la corresponsabilità dei reati da loro commessi.
    Ma non si può invocare la censura sulla satira e smettiamola una volta per tutte con queste stantie accuse di sessismo e il politcally correct.

    GianMario Gaia

    Che ridere! Che ridere! Che ridere!……….Dopo questa satira Giorgia aumenterà ancora i consensi.

    pierofanelli

    Bravo direttore. Spero che, al fine di non lasciare ciò che asserisce nel limbo delle chiacchere da bar, lei possa dimostrare la coerenza e la fattiva partecipazione, chiedendo alla sua amministrazione di accoglierli tutti, applicando una tassa comunale per il loro mantenimento ed un prelievo una-tantum per la realizzazione di un centro di accoglienza. Sennò anche lei rimane un quaquaraquà.

    Luigi Giustiniani

    Pur di vendere qualche copia, si fa questo è altro.

    valerie

    Una volta tanto Salvini ha ragione: fatevi una bella risata e lasciate il sacro zelo indignarolo ai professionisti della nazinclusione. Sai come godono a vedervi così manganellicamente infervorati come lo sono loro dalla mattina alla sera. Si fa satira su qualunque cosa, e se il giornalino è un po’ pelosetto e si giustifica con un vero e proprio miniprogramma politico, facendo capire di non essere interessato all’equidistanza, liberissimo di farlo come sono liberissimi gli altri di rispondere con un roboante ‘echissene’. Il 2023 arriverà e lo sanno; il resto è fuffa.

    NS99

    Non vendono più una copia,questo giornaletto insulso ed inutile è letto solo da qualche labronico rincoglionito 70

    Leo A Vadala

    Ma suvvia, il Vernacoliere ha preso di mira personaggi ben piu’ famosi della Meloni o di Salvini – il Papa, tanto per fare un nome, anche Cristo, tanto per farne un altro. La Meloni dovrebbe sentirsi onorata di appartenere al ristretto gruppo di personaggi “sfottibili”.

    Alpestre

    Va benissimo la satira, anche se un pò greve. Ma dire che la mia satira è anche impegno sociale, rovina tutto. Ma pensa a far ridere e basta!

    dr.Strange

    in passato il Vernacoliere ha fatto anche qualche uscita divertente, ma da molto tempo la butta solo in politica e sa di poco. propongo al Vernacoliere di adottare una decina di “migranti” e mantenerli (vizi compresi). d’altra parte Livorno è la città più volgare e buzzurra di tutta la Toscana. il Vernacoliere faccia qualche titolo sul porto di Livorno utilizzato dalla ndrangheta al posto del vecchio Gioia Tauro…..

    Quarnant

    Suvvia è solo satira, una volta sarebbe stato normalissimo o solo io ricordo Benigni che su RAI 1 in prima serata prendeva in giro gli organi maschili dei politici della Prima Repubblica? Mi pare che nessuno si offendeva. Adesso sempre con questa lagna del sessismo, del politicamente corretto ecc. La Meloni si avvia forse ad essere la più votata è giusto che si faccia satira su di lei! Poi non mi sembra una vignetta così feroce, al massimo un pò “pecoreccia”.

    Nauta 1

    Il Vernacoliere di una volta faceva vera satira. Oggigiorno pare la brutta copia di Charlie Hebdo.

    MAS490

    Il Vernacoliere è sempre il Vernacoliere! Visto con l’occhio toscano (anche se d’adozione) è proprio divertente. Solo che ‘r Cardinali dovrebbe turarsi la terza narice ogni tanto perché quando piglia per il culo la destra fa una satira pungente che può anche offendere, ma quando tocca la parte italica mancina lo fa calzando guanti di velluto per poter lisciare senza graffiare. Come dice la pubblicità di un aperitivo: “stimola….ma non stordisce”.

    Sergio

    Il Vernacoliere si è occupato anche di “Bibbiano?” e osa ne pensa dei clandestini e criminalità varia che grazie al “buonismo” di sinistra invadono città, piazze e case mettendo in serio pericolo la convivenza civile?. Mi pare non si occupi nemmeno del lavoro nero e dello sfruttamento dei landestini che la sinistra tanto fa per consentire l’invasione del territorio.

    Angiolo5924

    Ha proprio ragione il signor Cardinali in Faziosi. L’ideologia della Meloni non ha alcun rispetto per la vita umana. Mentre invece ce l’hanno loro, che i bambini anziché farli fuori sul bagnasciuga con tanto di foto strappalacrime ad usum beoti li eliminano prima che facciano in tempo a venire alla luce.

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