Cosa non si fa per la pubblicità. Il sito per adulti Pornhub ha lanciato “Classic Nudes“, per sfruttare a livello commerciale alcuni nudi famosi dell’arte classica, che si possono ammirare nei musei più importanti del mondo: dal Louvre alla National Gallery, dal Museo d’Orsay al Museo del Prado. Tra gli scrigni più preziosi troviamo anche gli Uffizi di Firenze. Con la scusa di voler stimolare la fantasia erotica partendo dalle opere d’arte, Pornhub ha ideato un viaggio virtuale nei musei ponendo l’attenzione solo sulle opere ad alto contenuto erotico. La presentazione è affidata ad attori hard di comprovata esperienza, come ad esempio la statunitense Asa Akira, che nel mondo a luci rosse è anche regista.
Un personaggio ben noto agli italiani, Ilona Staller, in arte Cicciolina, ha girato uno spot per promuovere l’iniziativa, in cui a suo modo interpreta la Venere di Botticelli, ovviamente descrivendo il porno come una forma d’arte. “La Nascita di Venere di Sandro Botticelli – si sente nello spot – fu commissionata dal playboy Lorenzo dei Medici, proprietario di una collezione di dipinti di nudi talmente ampia che potremmo considerarlo il primo membro premium di Pornhub”.
Entrando nel sito si legge: “Dalle orge all’aperto, e anche un po’ di giochi con i capezzoli, preparati ad assaporare in ogni colpo questi sorprendenti capolavori con il commento audio di Asa Akira e una sorpresa speciale di MySweetApple alla fine di ogni tour. Seleziona un museo qui sotto per iniziare a scoprire la sua collezione di dipinti e sculture degni di Pornhub”.
“C’è un tesoro di arte erotica in tutto il mondo – commenta Akira – raffiguranti nudi, orge e altro, che non è disponibile su Pornhub. È ora di abbandonare quelle noiose registrazioni e godersi ogni singola pennellata di questi capolavori erotici con me”.
La furba trovata ovviamente non è passata inosservata. Lo “sfruttamento commerciale” delle immagini delle opere d’arte è disciplinato da rigide procedure. Nel caso degli Uffizi, ad esempio, il codice dei Beni Culturali prevede che sia presentata una domanda ad hoc, versando un canone, il cui importo varia a seconda della tipologia della diffusione. Pare che non sia arrivata alcuna richiesta e proprio per questo i legali degli Uffizi stanno predisponendo una diffida per far rimuovere ogni immagine indebitamente utilizzata. Verrà inviata in Lussemburgo, dove ha sede legale la MindGeek Holding s.a.r.l, cui fa capo Pornhub. Vedremo come andrà a finire la vertenza. Di certo la pubblicità, per il sito porno, è assicurata.
Quanto fatto da Pornhub mi sembra di cattivo gusto, ma qui mi fermo, hanno idee diverse da me, ma le rispetto.
Quello chye hanno fatto, per me è semplicemente esteticamente brutto.
Ma qui la questione importante è DAVVERO un altra, azzo se è un altra!
L’arte, qualunque essa sia, anche quella erotica, è e deve essere proprieta dell’umanita. Un museo puo possedere la tela, ma NON PUO AVERE alcun copiraight au un opera ad esempio del Botticelli Un museo non puo avere giurisdizione sulle idee!!!
L’idea dell’opera NON è sua, è di tutti gli uomini, e anche mia, Botticelli non la ha composta per loro.
LA CULTURA NN é PROPRIETA PRIVATAO! L’unica figura che puo rivendicare un copyraight è l’autore, non certo il museo che espone l’opera!
In questo caso si parla di “sfruttamento commerciale”. Se un visitatore fa una foto e la pubblica sui social, oppure sul proprio blog personale, non rientra in tale casistica. Più discutibile, invece, è la richiesta di denaro da chi lavora nel turismo (guide, ecc.).