Prima ha ucciso la compagna, colpendola alla gola con un coltello, poi ha chiamato i carabinieri raccontando quanto aveva fatto. L’omicidio è avvenuto a Monterotondo Marittimo (Grosseto) poco dopo la mezzanotte. Al telefono con le forze dell’ordine l’uomo era in forte agitazione, al punto di non riuscire neanche a dire con esattezza dove si trovasse, ma solo che aveva ucciso la sua donna.
Grazie alla geolocalizzazione è stato individuato, in una zona periferica del comune di Monterotondo Marittimo: l’uomo, Nicola Stefanini (48 anni), era in lacrime e aveva i vestiti sporchi di sangue davanti all’automobile, al cui interno c’era il corpo senza vita della compagna, Silvia Manetti, di 46 anni. I carabinieri lo hanno portato in caserma. Non si conosce ancora il motivo che abbia spinto l’uomo a uccidere la compagna. Appena è stato fatto salire sull’auto dei carabinieri l’uomo ha iniziato a dare in escandescenza sfondando il vetro dell’autovettura.
La coppia si era da poco trasferita nel comune del grossetano dove si è consumata la tragedia. Lui, originario di Volterra (Pisa), faceva il muratore mentre la donna, originaria di Altopascio (Lucca), si guadagnava da vivere come lavapiatti nella cucina di un ristorante. La donna aveva avuto due figli con il suo ex marito. I due ragazzi, di 10 e 14 anni, vivevano con la madre. Dopo la tragedia sono stati portati in una struttura protetta in attesa dell’arrivo di alcuni parenti.