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Pisa, turista israeliano aggredito da un venditore di souvenir

- Cronaca
6 Settembre 2021

Un grave episodio di violenza e odio anti semita è avvenuto a Pisa, a pochi passi dalla celebre torre pendente. Un turista israeliano, Elad Forgash, stava acquistando alcuni souvenir, tra cui alcune piccole statuette raffiguranti la torre, quando il proprietario del chiosco gli ha chiesto di dove fosse. Quando gli ha riposto che veniva da Israele il venditore, originario del Bangladesh, ha iniziato a inveire contro di lui, dicendo “odio Israele, gli ebrei sono assassini“. A quel punto il turista ha deciso di non acquistare più nulla da quel rivenditore maleducato, e per tutta risposta, è stato aggredito fisicamente. Il venditore lo ha colpito al viso con i souvenir. “Mi ha sbattuto le statue in testa – racconta il turista – per fortuna c’erano dei turisti che lo hanno fotografato prima che si allontanasse. Dopo poco è arrivata la polizia e un’ambulanza e sono stato portato in ospedale”. L’israeliano, che ha riportato alcune ferite e fratture al volto, è stato medicato ed ha ricevuto una prognosi di 30 giorni.

L’aggressione è avvenuta lo scorso 31 agosto ed è stata denunciata il 2 settembre. Al bengalese, identificato dalla Polizia, viene contestato il reato di lesioni aggravate da motivi religiosi. Secondo quanto è emerso sarebbe un 23enne con regolare permesso di soggiorno in Italia. Il chiosco dei souvenir non è suo ma di un suo amico (probabile che lo aiutasse). Alcuni testimoni riferiscono che l’uomo aveva già dato dei segni di squilibrio.

Il sindaco di Pisa, Michele Conti, in un post su Facebook condanna quanto accaduto al turista israeliano: “L’aggressione avvenuta in Piazza Manin ai danni di un turista israeliano è ignobile e inqualificabile. Non c’è spazio a Pisa per l’antisemitismo, lo abbiamo ribadito davanti alla nuova rotatoria che abbiamo voluto intitolata ad Anna Frank. Insieme alle altre istituzioni cittadine abbiamo rinnovato l’impegno su questo fronte: la cronaca, purtroppo, ci ha dato subito conferma di quanto sia ancora necessario. Per l’aggressore lo sdegno di un’intera comunità e l’auspicio che la giustizia faccia presto il suo corso; al turista aggredito la piena solidarietà e auguri di pronta guarigione”.

Solidarietà al turista aggredito anche da Deborah Bergamini, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento: “Quanto accaduto non rappresenta assolutamente la cultura dell’accoglienza e dell’amicizia che rende uniche la città di Pisa, la Toscana e, più in generale, l’Italia. Proprio ieri – prosegue – il vicesindaco di Pisa, Raffaella Bonsangue, di Forza Italia, ha inaugurato nella città uno spazio pubblico intitolato ad Anna Frank. Un’iniziativa dal grande valore simbolico voluta fortemente dall’amministrazione cittadina. Questo è il linguaggio di Pisa, non certo l’intolleranza o la violenza. Un sentito ringraziamento va alle forze dell’ordine che hanno subito individuato l’autore dell’aggressione per il quale si sta valutando l’espulsione dall’Italia”.

 

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

3 Commenti
    vincenzo

    risorse: ,ma sbarchiamoli a casa loro!
    strano qaundo commettono reati ci sono i pregressi segni di squilibrio!
    tutti qui sono e dobbiamo ternerli noi? e liberi di girare?
    è una pazzia aver chiuso i manicomi! anzi una cattiveria !

    Ovx

    È pieno di stranieri che aggrediscono, ma nessuno viene mai espulso. Scatta l’espulsione solo se uno straniero mena un israeliano?

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