Chi lo sa, forse si annoiava tra lezioni, compiti e i giochi con i compagni… tutto come ogni giorno, ma lui probabilmente sognava qualcosa di più grande, che aveva visto sui libri o in qualche film sugli antichi romani. Voleva vedere da vicino, toccare con mano il Colosseo. Un luogo magico per tutti, figuriamoci per un bambino. Così, un bel giorno, Marco (nome di fantasia) è scappato da scuola, la De Amicis di Pontedera (Pisa), ha preso il treno ed ha raggiunto Roma. Alla stazione Tiburtina della Capitale gli agenti della Polfer lo hanno fermato per un controllo e lui ha confessato tutto.
Non aveva i soldi per pagare il biglietto e per questo si è nascosto nei bagni ogni volta che ha visto passare i controllori. L’ha fatta franca in questo modo, con un trucchetto da bambini. Ma lui è davvero un bambino.
Accortisi che era sparito dalla scuola che frequenta era scattato l’allarme, con la denuncia presentata ai carabinieri di Pontedera e poi diramata in tutta Italia. Ore di comprensibile apprensione per i genitori. Finché il bimbo è stato ritrovato. Agli agenti ha raccontato il motivo della sua marachella: voleva vedere il Colosseo.
Figlio di genitori stranieri Marco è nato in Italia e vive con la mamma a Pontedera, mentre suo padre si trova nel paese di origine. Quando è scattato l’allarme, a Pontedera, era un momento di forte tensione perché le forze dell’ordine erano impegnate per un allarme bomba in una banca, poi rivelatosi falso. Quando ha ricevuto la notizia del ritrovamento la mamma di Marco si è fiondata nella capitale per recuperare il suo bambino. Sicuramente lo avrà rimproverato, ma siamo certi che, al contempo, non avrà mancato di promettergli di fare una visita a Roma insieme, senza dover scappare mettendo in subbuglio le forze dell’ordine di tutta Italia.
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