– Tommaso Giacomelli –
Una sconfitta realizzata in questo modo fa male a prescindere, ma quando hai al tuo cospetto la Juventus e a punirti è un tuo ex giocatore, il dolore – per un tifoso Viola – è ancora più grande. La Fiorentina quindi esce sconfitta dallo Juventus Stadium per un gol di Cuadrado con deviazione di Biraghi, all’ultimo minuto di gioco. Un malizioso scherzo del destino che ha penalizzato oltre modo la pattuglia di Italiano, che aveva disputato una buona partita fatta di personalità e dedizione.
Per sessanta minuti la Viola aveva tenuto in mano le redini della partita, disputando un match superiore a quello degli avversari. La qualità dei cambi e l’ingenuità di Milenkovic, hanno cambiato le sorti della gara, che comunque stava portando a un pareggio (il primo della stagione). Il bello ma fortunoso gol di Cuadrado ha invece regalato una vittoria ai rivali di sempre.
Per la Viola resta il rammarico per non aver sfruttato le poche ma buone occasioni capitate (specie il tiro di Saponara nel primo tempo) di fronte a una Juve rimaneggiata e tra le più deboli degli ultimi anni. I bianconeri, invece, hanno fatto la differenza proprio grazie alla panchina, dalla quale è entrato l’uomo partita Cuadrado.
Per continuare a viaggiare nelle parti alte della classifica e per coltivare ambizioni europee alla Viola servirà placare le lacune della rosa, che colpiscono soprattutto il reparto offensivo. Oltre a una vera alternativa a Vlahovic, servirebbero degli esterni offensivi più determinanti in area di rigore o capaci di risolvere la partita con un tiro da fuori.
La Fiorentina in ogni caso esce dallo Juventus Stadium con orgoglio, proprio per la grande personalità con cui ha affrontato una sfida così difficile e sentita. Questo non ha portato punti alla causa, ma è abbastanza per tracciare un futuro solido e – forse – pieno di soddisfazioni.
Foto: Fabio Ferrari, Lapresse (ilGiornale.it)