Con una maxi operazione antidroga, che ha coinvolto le procure di Firenze, Reggio Calabria e Milano, sono state eseguite oltre 100 misure cautelari emesse a conclusione di indagini che hanno riguardato esponenti della ’ndrangheta operanti in stretto accordo tra loro. Al centro delle indagini ci sarebbe l’importazione di droga attraverso i porti di Gioa Tauro (Reggio Calabria), Livorno e Vado Ligure (Sv).
In varie operazioni è stata sequestrata, complessivamente, oltre una tonnellata di cocaina importata dal Sudamerica. Nell’indagine sono rimasti coinvolti alcuni calabresi provenienti dalla Piana di Gioia Tauro, presunti appartenenti alla cosca Molè, attivi anche in Lombardia e in Toscana, con ramificazioni internazionali. Questi i reati contestati: associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, auto riciclaggio, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, produzione, traffico e cessione di sostanze stupefacenti, usura, bancarotta fraudolenta, frode fiscale e corruzione.
In carcere anche tre portuali di Livorno. Il loro compito sarebbe stato quello di facilitare l’ingresso dei criminali all’interno dello scalo marittimo toscano, per due scopi: verificare l’arrivo dei carichi di droga, portare gli stupefacenti fuori dal porto. Un altro livornese, invece, si sarebbe occupato di fornire supporto logistico all’organizzazione, trovando appartamenti per gli affiliati alla ‘ndrangheta in trasferta nella città toscana.
Le indagini sono scattate a inizio 2019, quando a Livorno non passò inosservata la presenza di esponenti di vertice di alcune ‘ndrine calabresi. I sequestri di alcune grosse partite di cocaina a Gioia Tauro, infatti, avevano spinto le associazioni criminali a far arrivare i carichi su altri porti, puntando su Livorno e Vado Ligure. La rete criminale avrebbe avuto una presenza attiva fissa anche in Olanda e in Sud America.
La soddisfazione del Viminale
Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha manifestato la propria ”soddisfazione per le vaste e articolate indagini condotte dalla Polizia di Stato, con il coordinamento delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria, Milano e Firenze e con il supporto del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, che hanno portato all’arresto su tutto il territorio nazionale e all’estero di più di 100 persone ritenute appartenenti alla ‘ndrangheta”. ”Le complesse operazioni, che hanno, tra l’altro, consentito di intercettare un importante traffico internazionale di sostanze stupefacenti e di sequestrare un ingente quantitativo di
cocaina – ha concluso il ministro – testimoniano ancora una volta l’elevata capacità investigativa e la professionalità delle nostre forze di polizia nel contrasto alle organizzazioni criminali i cui interessi illeciti assumono sempre più un carattere transnazionale”.